Mirko Ronzoni è il vincitore della seconda edizione di Hell’s Kitchen, il format tv ideato dallo chef Gordon Ramsey e condotto in Italia da un altro chef molto popolare, Carlo Cracco. E se è stata la sua creatività tra i fornelli a farlo trionfare nel programma, Mirko si è sicuramente fatto notare anche per il suo gusto alquanto particolare in fatto di moda e, soprattutto, per la grande cura dei dettagli. Ed è proprio per parlare di stile che siamo andati a “disturbarlo” mentre è intento a svolgere il lavoro che si è guadagnato puntata dopo puntata: quello di Executive Chef al Resort Forte Village in Sardegna.
Mirko, come prima cosa, quando è nata la sua passione per il fashion?
Probabilmente con mia madre che, come la maggior parte delle donne, è sempre stata molto attenta al vestire. Non che mi abbia mai imposto nulla ma, fin da piccolo, amava acquistare per me capi di un certo tipo e, devo dire, che mi facevano sentire bene. Certo, poi, crescendo ho affinato i miei gusti, anche se a dire il vero alle superiori ero un vero disastro. Fortunatamente ora posso dire che è stata solo una fase adolescenziale.
Durante lo show tv, si è spesso definito un “dandy-bohemien”. Può spiegare meglio cosa intendeva?
La mia ovviamente è una provocazione. Sebbene prediliga la moda elegante, non sono propriamente un dandy. Almeno non del tutto, perché amo accostare diversi stili. Ad esempio, credo che un completo di Bottega Veneta sia di per sé il massimo, ma su di me è ancora meglio se indossato con un paio di sneakers Adidas o New Balance. Mi piace osare e poi amo moltissimo i colori, i particolari, sia quando cucino che quando mi vesto. Dovrebbe essersi capito che adoro stare al centro dell’attenzione…
Ci sono personaggi nel mondo della moda o della cucina che ammira per lo stile?
Forse tra gli chef Bruno Barbieri, anche se ovviamente abbiamo stili, età e competenze diverse. E poi, come dicevo, preferisco sempre creare qualcosa di mio e non “copiare” gli altri. L’ho capito quando, finiti gli studi, ho lavorato a Londra, una città meravigliosamente cosmopolita, ricca di proposte, ideale per uno curioso e desideroso di sperimentare. Là mi si è aperto un mondo nuovo sia per quanto riguarda la moda che il cibo.
Ha solo 24 anni ed è quindi ancora giovanissimo. E’ sicuro che sarà la cucina e non la moda il suo futuro professionale?
Devo ammettere che sono molto attirato dal fashion system, ma anche dall’intrattenimento in generale. E sono giovane, sì, ma nonostante tutto coi piedi per terra. So perfettamente che ora godo della popolarità del momento ma che, questa, può passare così come è arrivata. Per questo dico che cucinare è la mia “base sicura”: amo farlo e sono anche piuttosto bravo. Anche se in effetti la moda soprattutto mi intriga parecchio, e ci sono alcuni brand che mi hanno proposto collaborazioni, vedremo cosa accadrà.
Quali brand, ci dica tutto…
Non posso perché, al momento, sono “rinchiuso” in Sardegna a lavorare. Quello che si vede nel piccolo schermo è vero, una volta vinto Hell’s Kitchen si passa a dirigere la cucina di uno dei ristoranti gourmet del Forte Village il che significa che si è impegnati 16/18 ore al giorno tra ricette e pubbliche relazioni. Ma non mi lamento, la considero davvero una grande esperienza. Quindi, per quanto riguarda i progetti futuri bisognerà aspettare almeno settembre, ovvero la fine della stagione, quando avrò tempo di sedermi a tavolino e riflettere.
Non ci può proprio anticipare nulla?
In effetti una cosa posso dirla: sono diventato testimonial degli occhiali Hally & Son e, insieme, abbiamo deciso anche di creare un capsule collection. Vorrei realizzare qualcosa di unico e colorato, un po’ come me insomma. Solo che al momento, come dicevo, non ho ancora avuto tempo di ragionarci seriamente. Ma è sicuramente la prima cosa che farò una volta tornato in “continente”.
Foto by Stefano Borghesi