Alessandra Rinaudo: “L’abito da sposa di Eleonora Brunacci? Ho dato forma al suo sogno”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.

Bellezza, moda, celebrity e naturalmente amore: ecco gli ingredienti del matrimonio più fashion dell’anno, che si è tenuto il 27 settembre scorso. Il fashion blogger, modello e imprenditore Mariano Di Vaio e la sua storica fidanzata Eleonora Brunacci hanno pronunciato le loro promesse eterne a Perugia nell’esclusivo Castello di Procopio. A seguire con curiosità ed affetto il lieto evento, oltre agli invitati, vi era anche un affezionato pubblico virtuale: gli oltre 4 milioni di followers che il bellissimo fashion blogger vanta sul proprio profilo Instagram. Le aspettative non sono state deluse, con diverse istantanee pubblicate dallo stesso Di Vaio nell’arco della giornata: i preparativi dello sposo e poi finalmente la splendida avvocatessa perugina. Per lei, la fashion designer Alessandra Rinaudo, direttrice creativa di Nicole Fashion Group, ha realizzato un abito unico, in organza di seta e pizzo rebrodè francese. La cerimonia, avvenuta in un clima da fiaba, si è svolta intorno alle 16.30 con rito evangelico. Tra gli special guest anche la stilista, che ci racconta alcune curiosità sulla sua realizzazione sartoriale e sul grande giorno.

Come è nato l’abito? Quando ho incontrato per la prima volta Eleonora lei mi ha descritto il suo desiderio di romanticismo e preziosità; mi ha fornito alcuni input e poi ha saputo affidarsi completamente alla mia creatività per dare forma al suo sogno.

Quali sono i tessuti utilizzati e come è composto il capo? L’abito è stato realizzato con una base in organza di seta pura, arricchito con un pizzo rebrodé francese, impreziosito da ricami sul top e sull’ampia gonna a corolla. A donare ulteriore volume e sontuosità al capo, una sopragonna e una sopraccoda importante, tre metri di puro romanticismo… Un’altra precisa richiesta della sposa era la creazione di un abito importante per la cerimonia, ma che fosse allo stesso tempo confortevole, giovane e sensuale. Così è nata l’idea di un modello trasformabile, che potesse essere adattato ai vari momenti della giornata. Ecco quindi che la coda e il carrè in tulle e pizzo con manica lunga sono scomparsi nella seconda parte dell’evento, dopo la cerimonia. Anche l’acconciatura è stata trasformata secondo le mie indicazioni: da un raccolto iniziale a un più disinvolto semiraccolto per il taglio della torta e l’ultima fase dei festeggiamenti.

Una sposa tradizionale, quindi, alla quale non poteva mancare il velo… Ovviamente, il velo per me è sempre un must, un accessorio irrinunciabile. Per Eleonora ne ho creato uno di ben cinque metri, impalpabile e ultra romantico… La sposa lo ha indossato in modo tradizionale, con la calata sul viso e il risultato era così raffinato che all’ingresso in chiesa il bel marito non ha potuto nascondere la commozione nel vedere la futura moglie.

Un matrimonio, dunque, con tutte le carte in regola per essere definito “da favola”? Assolutamente sì: location pazzesca, concessa agli sposi in via eccezionale; mood floreale molto chic, sui toni del bianco e del verde; un evento caratterizzato da un’eleganza assoluta e da una minuziosa cura del dettaglio; ma soprattutto due ragazzi che nonostante la celebrità hanno voluto e saputo vivere e condividere il giorno più importante della loro vita con estrema semplicità e genuinità“.

Foto by Ufficio Stampa

Impostazioni privacy