Era il 1967 quando Ralph Lauren creò il suo brand omonimo. Quarantotto anni dopo lo stilista statunitense ha deciso di fare un passo indietro e così si è dimesso dall’incarico di amministratore delegato (come riporta il Wall Street Journal), restando “solamente” presidente e direttore creativo. Il testimone passa a Stefan Larsson, ex executive di H&M ed attuale presidente globale di Old Navy, che prenderà la redini dell’azienda ufficialmente il prossimo novembre. La decisione di optare per un outsider è stata presa proprio per far salire i profitti e le vendite del marchio, visto che nel 2015 c’è stato un forte rallentamento. Il titolo (come riporta Adnkronos), infatti, aveva perso il 44 per cento, mentre dopo la nomina è salito per 4.7 per cento. “Sono entusiasta del mio lavoro – ha dichiarato Lauren – e non me ne vado. E’ una società per azioni, e noi abbiamo la responsabilità di avere la giusta leadership e Stefan porta qualcosa di speciale, ha la giusta sensibilità di progettazione e costruzione del business“.
Polo Ralph Lauren nasce con questo nome perché ispirato ad uno sport che incarna un mondo elegante, con stile e di classe. La prima collezione ha come protagonista una linea di cravatte (larghe e fatte a mano usando materiali insoliti) che riscuote un enorme successo. Nel 1969 è il primo ad aprire un negozio per uomo all’interno di Bloomingdale’s a New York, mentre due anni dopo crea la prima linea da donna con delle creazioni di camicie di taglio maschile. Un bel modo di reinventare il look maschile classico per le esponenti del gentil sesso. Con il passare del tempo l’azienda ha ampliato la sua presenza iniziando ad occuparsi anche di calzature ed accessori. Da allora è diventato uno dei colossi americani dell’abbigliamento famosi in tutto il mondo. Come andrà con Larsson?
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