Oggi, giovedì 5 novembre, andrà in onda su Rai Uno la quinta puntata della fiction rivelazione della stagione televisiva, ovvero E’ arrivata la felicità. I protagonisti sono Claudia Pandolfi e Claudio Santamaria, tuttavia si tratta di una serie corale in cui ogni attore ha un ruolo davvero fondamentale. Fra questi spicca sicuramente Tezeta Abraham nei panni di Francesca, l’amica “sfigata” di Angelica (interpretata dalla Pandolfi) che da sempre ha problemi con l’altro sesso. Gli uomini l’hanno fatta soffrire così tanto da convincerla (indirettamente) a scrivere un libro su tutte le sue disavventure. Peccato però che non ci sia nessun editore disposto a pubblicarlo. Sembra strano che sia così sfortunata con i maschietti? Nella vita reale Tezeta, oltre a fare l’attrice, ha un passato da modella. Nel 2002 ha vinto il concorso di Miss Africa Italia e così ha iniziato ad avere i primi contatti nel fashion system, lavorando con brand importanti come Fendi, Moschino, Rocco Barocco, Replay, Jean Paul Gaultier, Gianfranco Ferrè, Richmond, Alysi, Fuzzi, Chloé e Issey Mikaye. Nel 2010 è stata anche una delle finaliste della settantunesima edizione di Miss Italia, ma il suo desiderio più grande non era quello di vincere. E allora perché ha partecipato? In un’intervista esclusiva a Velvet Style ha svelato qualche segreto del suo passato ed anche del suo futuro…
Francesca è molto sfortunata in amore. Così tanto che è addirittura rimasta a piedi da sola in aperta campagna dopo una notte d’amore…
E con il conto da pagare (ride, ndr)! Francesca non riesce ad incontrare l’uomo giusto, tuttavia piano piano le cose cambieranno. Per fortuna! E’ un ruolo che mi piace molto. Mi ci ritrovo, anche se ovviamente le storie del personaggio sono romanzate. Quando mi hanno affidato la parte non ci credevo. Ho fatto dei provini e sono piaciuta al regista. Tutto qua. Niente di più semplice.
Secondo te la bellezza quanto conta nel mestiere di attore?
In realtà in questo campo non tanto. Anzi. Forse è un fattore che penalizza nel cinema, dove conta solo la recitazione e il modo in cui riesci ad immedesimarti in un personaggio. Al contrario nel fashion system è importante l’estetica. Sono stata nel mondo della moda per anni e lì mi sento come se fossi a casa. E’ iniziato tutto per gioco, guardando delle sfilate, poi alcuni miei amici mi hanno convinto a partecipare ad un concorso di bellezza, anche se non ero molto sicura di fare questo passo. Al tempo non riuscivo nemmeno a camminare sui tacchi. Fortunatamente poi hanno insistito e così sono stata presa da un’agenzia, ho fatto un book ed è partita davvero la mia carriera come modella.
Cosa si prova a sfilare in passerella?
Beh, è relativo e dipende soprattutto dal mood della collezione, da come ti senti quel giorno. In generale sono una donna emozionata, ma allo stesso tempo sicura di me, visto che vengo truccata, vestita da professionisti. Insomma, coccolata.
Hai lavorato per marchi importanti, ma c’è qualcuno per cui vorresti sfilare?
Devo dire che in questi anni mi sono tolta molte soddisfazioni. Dopo dieci anni nella moda ho dato davvero tanto ed ora vorrei passare dall’altra parte della barricata, ovvero dietro le quinte nei laboratori sartoriali.
Nel 2010 invece hai partecipato a Miss Italia…
Sì, ero riuscita ad ottenere la cittadinanza italiana dopo ben diciannove anni a Roma. Per me era una specie di rivincita. Sapevo che non avrei vinto il concorso, ma è stato un modo per dimostrare al Paese che anche le ragazze con gli occhi a mandorla o con la pelle scura come me sono italiane. La cosiddetta seconda generazione non veniva considerata, lasciando spazio sempre alle classiche donne mediterranee. Siamo una piccola minoranza, ma ci stiamo facendo sentire!
Sei arrivata a Roma quando avevi cinque anni. In ogni caso le tue origini hanno influenzato anche la scelta del look?
Ovviamente la cultura africana mi ha influenzato, nonostante sia molto affascinata dalla moda italiana. Allo stesso tempo, da bambina quando tornavo in Etiopia per le vacanze restavo folgorata dai tessuti luminosi e diversi a quelli che si trovano qui. Vorrei creare un mix di sartoria con quel tipo di tessuti etnici ma rappresentati con taglio occidentale.
Cosa assolutamente non ti piace indossare?
Le calze! Sembra strano, ma proprio non le sopporto. Purtroppo d’inverno devo metterle per forza a causa del freddo, tuttavia mi dà proprio fastidio la sensazione sulla pelle. Poi finiscono sempre per essere storte. Quando però riesco ad indossarle bene sono soddisfatta (ride, ndr)!
Tocchiamo un tasto dolente… I capelli!
Quando facevo l’indossatrice li portavo sempre lunghi, ma facevo lo stiraggio quindi erano lisci. Poi col passare del tempo li ho rovinati e per questo motivo ho preferito tagliarli. Nella fiction li porto corti e ricci sopra le spalle, tuttavia nel corso delle riprese ho provato a cambiare look, ma mi è stato impedito. Ormai avevo girato le prime scene con quell’acconciatura e così non ho potuto cambiarla fino all’ultimo ciak (la lavorazione è durata ben nove mesi, ndr). Dopo le ultime scene sono andata dal parrucchiere e mi sono fatta fare subito delle treccine. Sono tornata, finalmente, padrona dei miei capelli! Però ho detto basta alla piastra.
E se ti chiedessero di tingerli per una fiction?
Oddio… Sai che non li ho mai tinti in vita mia? L’idea però m’incuriosisce molto. Magari blu o viola! Mi diverte la trasformazione, quindi accetterei sicuramente.
Foto by Ufficio Stampa