Ormai il mondo del fashion system si avvicina sempre di più a quello dei social network. Si sa. Un esempio lampante è quello di Gucci che ha deciso di aprire un account su Snapchat (un’applicazione per Android e iPhone che permette agli utenti di scambiare foto e/o brevi video) per presentare la collezione donna Pre-Fall 2016. Una bella iniziativa, anche se non si tratta della prima azienda ad essere sbarcata su questo portale: primo fra tutti Burberry. In ogni caso si tratta di un’altra grande soddisfazione per Alessandro Michele che proprio qualche settimana fa ha vinto l’International Designer Awards come Miglior stilista dell’anno ai British Fashion Awards 2015, visto che ha segnato un cambiamento significativo e coraggioso per il brand.
Il marchio ha capito da tempo l’importanza della Rete. Basti pensare all’iniziativa lanciata lo scorso ottobre su Instagram dal nome #GucciGram: Michele ha invitato i clienti a reinterpretare i motivi geometrici e le stampe floreali di Gucci Caleido e Gucci Blooms. “#GucciGram è solo un pretesto – ha dichiarato lo stesso Alessandro a riguardo – un inizio per raccontare storie diverse, che sono tutte unite da una grande libertà. Oggi la creatività nasce e trova la sua voce spesso nei media digitali, una fonte vitale di cultura visiva“.
Ma lo sapevate che su ben duecento brand di moda analizzati addirittura il novantasei per cento ha un profilo Instagram e lo utilizza quotidianamente per interagire e pubblicare immagini? E’ il risultato della ricerca presentata dagli strategist dell’istituto di social media intelligence in Italia Vincenzo Cosenza ed Eugenia Burchi per Blogmeter nel corso del webinar Top Global Fashion Brands on Instagram: è Victoria’s Secret (seguita subito dopo da Dior, Armani e Fendi) a conquistare il primo posto della classifica con oltre ventidue milioni di follower e più di ottantadue milioni di interazioni.
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