Oggi vi parliamo di Valentina, meglio conosciuta come TondaMente di TondaMente Curvy Blog. “Questo blog – si legge nella biografia – è un modo per esorcizzare i miei demoni, per farmi coraggio, per mettermi alla prova. Ho paura si, non lo nego. Mettersi a nudo così con è facile, ma io lo desidero. Lo scopo, è quello di mandare un messaggio a tutte le persone tonde: non siamo soli! Siamo in tanti, dobbiamo farci forza a vicenda! Perchè soffrire da soli, in silenzio?“. Oltre ad essere una blogger plus size, è anche la titolare di Curvy Love Italia, un e-commerce tutto italiano, giovane e nato da poco, dedicato proprio all’abbigliamento per le cosiddette forme morbide, dalla taglia 46 fino alla 64.
Cosa significa per te essere curvy?
Ultimamente c’è un vero e proprio abuso rispetto al termine curvy, le opinioni sul suo reale significato sono molto discordanti. Per me, curvy sicuramente non è una donna taglia 44, come il mondo della moda vorrebbe farci credere. Perché sulle passerelle sfilano ancora modelle tg 38 e si parte dal presupposto che quella sia la donna “normale”. E’ un’assurdità, naturalmente. La donna “normale”, se proprio vogliamo usare questo termine (chi dice cosa è normale e cosa non lo è?), quella che si alza la mattina, accompagna i figli a scuola, va al lavoro, cucina, e fa tantissime altre cose, la donna reale… Probabilmente è proprio una taglia 44! Più in generale però, devo ammettere di non amare molto le etichette, sono più per la diffusione del concetto di body positivity: non esiste un corpo “giusto” o un corpo “sbagliato”, ogni corpo è bello a suo modo, è unico, e merita rispetto e considerazione sempre e in ogni caso.
Cosa ne pensi dei pregiudizi che esistono ancora nel mondo della moda rispetto alle cosiddette forme morbide?
Penso che il mondo della moda, quello italiano in particolar modo, ancora non si sia reso pienamente conto del potenziale insito nel pubblico di donne curvy. Una donna su tre, in Italia, indossa una taglia al di sopra della 44. Ultimamente alcuni brand si stanno muovendo nella direzione giusta, ma non è ancora abbastanza. La cosa che lamento maggiormente della moda “taglie forti” italiana in questo momento è sicuramente la poca originalità, l’assenza di audacia, si è rimasti ancora legati al concetto che la donna dalle forme morbide debba nascondersi piuttosto che valorizzarsi, e dunque via a palandrane informi, colori scuri, poca attenzione alle mode del momento…
Cosa ne pensi invece del problema dell’anoressia?
L’anoressia è un problema grave che deriva da un disagio psicologico. Spesso la causa di questo disagio sono le pressioni provenienti dall’esterno, da familiari, amici, conoscenti, compagni di classe, che portano a non accettare il proprio corpo. La società odierna ci lobotomizza il cervello fin dalla tenera età. Siamo bombardati da immagini di corpi perfetti, che non sono reali, cerchiamo di conquistare un modello di bellezza imposto e totalmente irrealistico.
Tu hai avuto problemi in passato, magari a scuola con situazioni di bullismo?
Ne ho passate tante, fortunatamente solo bullismo a livello psicologico e verbale. Sono sempre stata tonda, fin dalla nascita. Una bimba paffuta, dalle guanciotte rosa, facile bersaglio di bulli e bulletti vari. Tornavo spesso a casa piangendo da scuola. Gli amichetti mi prendevano in giro, mi chiamavano “cicciona”, facevano cori nell’atrio della scuola per umiliarmi. Ma, se proprio dovessi dirti cosa, col senno di poi, e alla luce del mio percorso, oggi, mi fa più male e mi preoccupa di più, è il ricordare che ad essere bulli non erano solo i compagni di classe (bambini o ragazzini esattamente come lo ero io, ancora non nel pieno del loro giudizio, anche se comunque non giustificabili), ma anche alcune figure adulte di riferimento. Tante volte ho subìto battute o richiami sul mio peso, dinanzi a tutti, da maestre o professoresse, ad esempio. Persino la madre di un vecchio fidanzatino di quando avevo quindici anni ebbe da ridire sul mio peso… Per non parlare di quei conoscenti o, addirittura estranei, che se ne escono con frasi del tipo: “Hai un viso così bello! … Se dimagrissi saresti perfetta!”. Insomma, certi adulti dovrebbero davvero pensare ai danni che possono fare alla mente fragile di un’adolescente prima di aprir bocca, perchè forse loro non si ricordano più di me, ma io mi ricorderò per sempre di loro.
Com’è nata l’idea di creare CurvyLove?
Prima di Curvy Love è nato il mio blog: TondaMente Curvy Blog, un luogo virtuale in cui parlo di cosa significa essere una donna grassa nel mondo di oggi, in cui scrivo articoli sulla discriminazione ponderale, sull’autoaccettazione, parlo un pò di me, ma pubblico anche outfit, consigli di bellezza e cose decisamente più frivole. Uno dei miei primissimi articoli, parlava proprio della ricerca di un vestito per un matrimonio a cui ero stata invitata e della mia conseguente disperazione nel non riuscire a trovare niente che mi piacesse, nella mia taglia. Curvy Love è nato dopo, ed è nato da un’esigenza riscontrata prima di tutto su me stessa, e successivamente su tantissime altre donne. Il discorso è sempre quello: in Italia l’abbigliamento plus size è soprattutto “per signore” o abbastanza costosetto, mancava un e-commerce che proponesse una moda molto giovanile, fino alla taglia 64, e a piccoli prezzi. Fino a quel momento ero costretta a comprare i miei vestiti dall’Inghilterra, dove c’è sicuramente un’attenzione maggiore in questo settore. Poi, anche grazie al blog, mi sono resa conto che erano in tante a scrivermi chiedendo consigli di bellezza e di look e chiedendomi dove avessi preso un determinato capo che mi avevano visto in foto, ecc… Ho capito così che l’esigenza era non solo la mia, ma quella di molte altre donne.
Cosa si può trovare sul sito?
Curvy Love Italia è un e-commerce, ovvero un negozio on line, di abbigliamento donna dalla tg 46 alla tg 64. Abbiamo cose molto stilose e alla moda, giovanili appunto, ma cerchiamo sempre di mantenere un livello di prezzi medio-basso, anche se la qualità delle merce è ottima. Ultimamente poi, abbiamo ampliato la nostra offerta, aggiungendo una scelta di collant e di intimo contenitivo plus size. L’obiettivo è quello di creare un negozio virtuale totalmente dedicato, a 360 gradi, alla donna dalle forme morbide. Inoltre, a parte il sito web, www.curvyloveitalia.it, su cui è possibile visionare e acquistare tutti i nostri capi, completi di descrizione dettagliata, numerose foto, prezzi, vestibilità e taglie, ci sono i nostri social, tramite cui rimanere sempre aggiornati sulle nostre novità o dove chiedere consulenza su vestibilità e taglie, come la Pagina Facebook o il nostro Twitter. Offriamo inoltre spedizioni velocissime e a basso costo: in 24/48 ore la merce acquistata arriva a casa delle clienti a soli € 3,50 di spedizione (escluse isole e zone particolari, la lista è consultabile sul nostro sito).
Che riscontro hai avuto da questo progetto?
Siamo aperti da circa un anno. E’ un progetto giovane, nato da poco e con poco, ma con tanta passione, determinazione e cura. Il riscontro è stato molto positivo, abbiamo clienti ormai affezionate che si rivolgono costantemente a noi e altre nuove continuano ad approdare sul sito. Come già detto, l’obiettivo è quello di crescere costantemente e di offrire sempre di più alle nostre clienti e, per il momento, faccio scongiuri, è quello che stiamo facendo. Secondo me, per le donne plus size, Curvy Love è come una boccata d’aria fresca, a portata di portafogli, per questo abbiamo successo.
Secondo te qual è l’icona curvy per eccellenza?
Mi piace moltissimo il corpo della modella curvy, celebre per la sua recente apparizione su un famoso calendario, Candice Huffine. Ma, per come vedo io le cose e per il fatto che a me sta a cuore una rivoluzione più ampia, non solo curvy ma anche plus size, devo dire che amo molto un’altra modella statunitense, che ha recentemente destato molto scalpore e molte polemiche attorno al suo corpo: Tess Holliday, una vera rivoluzionaria, a parer mio. Un corpo come il suo non era mai apparso su social e media, se non per essere deriso. Eppure corpi come il suo esistono, e devono godere di egual diritti e di eguale dignità, esattamente come tutti gli altri, dunque perchè non rappresentarlo? Lei è una pioniera in tal senso, una donna intelligente e molto coraggiosa.
Perché il mondo della moda ha aperto così tardi le porte al mondo curvy?
Questo a dire il vero non lo so… Ricordo giornate passate in giro a fare “shopping” con le amiche magre, da cui poi tornavo a casa regolarmente piangendo, perchè per me non trovavo nulla che mi piacesse realmente, dovevo strizzarmi in capi troppo piccoli, oppure accontentarmi di indumenti da anziana, perchè erano gli unici che mi entrassero. Una tragedia.
Cosa speri per il tuo futuro lavorativo e non?
Il mio percorso lavorativo è stato molto particolare e sofferto. Ho una laurea e un master nel settore della formazione e delle risorse umane, che nulla hanno a che fare con la vendita al dettaglio, e avevo iniziato a lavoricchiare nella direzione dei miei studi, all’inizio… Ma la crisi non mi permetteva di ottenere il lavoro “vero”, ero sempre nella precarietà e sentivo di non essere più soddisfatta dopo diversi anni passati così. Quindi ho pensato di rimboccarmi le maniche e diventare imprenditrice e seguire una direzione completamente diversa. All’inizio è stata dura, perchè era tutto nuovo, era come camminare nel buio. Ora però sento di aver compreso determinati meccanismi e procedo spedita. Spero con tutto il mio cuore, naturalmente, che Curvy Love diventi un’importante realtà e punto di riferimento a livello nazionale. Ma vuoi sapere un mio sogno nel cassetto che non ho mai detto a nessuno?! Mi piacerebbe tornare ad occuparmi di formazione, seminari e consulenze, incrociando i miei studi universitari con la nuova piega presa dalla mia vita, vorrei tenere dei corsi motivazionali sulla body self acceptance, su come e perchè accettare e amare il proprio corpo, qualunque taglia esso abbia. Perchè molte donne, sono insicure sul proprio aspetto e ciò condiziona la loro intera esistenza. Mi piacerebbe parlare loro del percorso interiore da percorrere per liberarsi completamente da idee malsane e pregiudizi inutili e dolorosi verso se stessi.
Foto by Ufficio Stampa
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