RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.
Per diversi giorni sul web è circolata una preoccupante novità: GrabMe, l’app pensata per i ladri. Ideata da un finto hacker per facilitare i furti negli appartamenti, offre un servizio unico: segnala le case libere grazie ai dati che tutti noi condividono sui social network (post da luoghi di villeggiatura, tweet, geolocalizzazioni…). Il funzionamento dell’app è facile: GrabMe geolocalizza la casa di una persona, riconosce quando il proprietario è fuori e segnala la casa come vuota con un pin sulla mappa della città. Ed il gioco è fatto. Anzi, il furto.
Come è stata diffusa la falsa notizia? Con un’intervista esclusiva all’hacker da parte di un finto programma televisivo di approfondimento (Rävar) di una finta rete svedese (Gtv). La Svezia si presta infatti come nazione perché è il secondo tech hub più prolifico al mondo (su base pro capite) dopo la Silicon Valley e patria di Spotify, Candy Crush, Skype ma soprattutto PirateBay (sito per la condivisione di file, chiuso per violazione delle leggi sul copyright). Il video della trasmissione è stato sottotitolato in italiano da un utente che lo ha trovato e postato su youtube.
Bufala o verità? La notizia è diventata virale, scatenando il dibattito. Blogger e magazine hanno cercato di fare chiarezza, approfondendo il meccanismo dell’app. Fino allo svelamento finale: fortunatamente GrabMe non esiste, ma il rischio sì. Grabme è infatti un’iniziativa di Generali Italia con l’obiettivo di sensibilizzare le persone sul rischio che corrono diffondendo in rete informazioni sui propri spostamenti senza attenzione alla privacy, compromettendo così la sicurezza della propria casa e della propria persona.
Per destare interesse ed essere ascoltati oggi non è sufficiente parlare. Bisogna percorrere nuovi schemi di comunicazione per far riflettere, e perché no, disorientare, per poi rassicurare. L’esperienza sui canali digitali è diventata parte integrante della nostra quotidianità, offre soluzioni di comunicazione innovative e ad alto impatto. Proprio come in questo caso.