Nell’uso comune, il termine “stile” è sufficiente ad identificare una peculiarità artistica, musicale o letteraria. Ha stile chi si sa vestire, chi ha una forte personalità, chi si fa notare.
Oggi non parliamo di vestiti e scarpe col tacco, ma raccontiamo di chi con “stile” affronta la vita.
Nell’era delle lotte per i diritti e delle discriminazioni si distinguono per tenacia e forza di volontà alcune donne straordinarie. Fonti di ispirazione per chi cerca la sua strada, ammiratissimi esempi di vita e vitalità, perfetto risultato di riusciti connubi di talento e impegno.
Oggi vi raccontiamo le storie di Stella Brandolese e Marinella Levi, magnifiche donne che sono arrivate esattamente dove avrebbero voluto essere.
Lunghi anni di studi, tanta forza di volontà e un Master Medea promosso da Eni Corporate University dopo, Stella Brandolese ha viaggiato in giro per il mondo, ha colto al volo l’opportunità di lavorare prima in Norvegia e poi in Egitto come geologa. Nonostante il suo percorso formativo l’abbia tenuta lontana dal suo compagno per mesi infiniti, ha sposato quell’uomo che l’ha sempre sostenuta e ammirata. Oggi Stella è exploration project manager Eni presso la sede del Cairo. Straordinario giovane talento, può vantarsi di aver contribuito ad una delle più importanti scoperte dell’ultimo decennio: il giacimento supergiant di Zohr, in Egitto.
“L’energia arriva da tutto ciò che ci circonda – specifica – ma non basta che rimanga intorno a noi, occorre essere pronti a recepirla e sfruttarla nel modo migliore possibile”.
Altro grande vanto della categoria femminile è Marinella Levi, genio della chimica, capelli rosso fuoco, come quello che le arde dentro. Tanto tenace da voler iscriversi alla facoltà di Ingegneria Chimica a Milano nei primi anni ’80, quando le iscrtte donne erano appena tre. Lei compresa.
“Quando una delle mie amiche-colleghe, decisamente bella, appena laureata, andava alla ricerca di lavoro le proponevano, chissà perché, un posto nel settore packaging. Il resto non sembrava tanto adatto al contributo femminile”.
Eppure ce l’ha fatta, Marinella, e oggi è Professore presso il Dipartimento di Chimica, Materiali ed Ingegneria Chimica “G. Natta” del Politecnico di Milano e dirige il +Lab, un innovativo punto di riferimento per districarsi nel mondo della stampa 3D, risorsa rimasta inspiegabilmente quasi inutilizzata per decenni.
Loro ce l’hanno fatta. Possono essere loro stesse. Lasciamoci ispirare da chi ha fatto della sua passione la forza per affermarsi nel mondo come essere umano e soprattutto come donna.
Foto by www.eniday.com – Articolo tratto da: “Il genio passionale delle donne”