“Già nel 2008/2009 postavo le prime foto su Facebook. In particolare i lavori da modella. Quindi fotografie posate, particolari. Con un abito, piuttosto che con un accessorio. Fin da subito notavo che queste fotografie erano molto apprezzate. Questa idea della sportiva modella probabilmente funzionava. Nel frattempo ho partecipato a Miss Italia, lavorato in televisione a SportItalia e per uno spot su La 7. L’esplosione della popolarità, però, c’è stata quando ho fatto la copertina di Playboy nel 2013“: queste le parole usate da Valentina Vignali attraverso le pagine de Il Giullare Magazine per parlare del suo successo. La ragazza è divisa fra moda e basket, esattamente come la neo Miss Italia Alice Sabatini.
Valentina ha iniziato a giocare a basket a otto anni circa, poi verso i quattordici alcuni amici di famiglia le hanno proposto di fare qualche concorso di bellezza e così ha iniziato – per gioco – ad entrare nel mondo del fashion system. Il concorso ideato da Enzo Mirigliani e Miss Muretto sono state le prime opportunità più concrete e in quelle occasioni ha conosciuto alcune agenzie che poi l’hanno fatta lavorare. In questo modo per lei la moda è diventata una vera e propria professione. “Mi piace molto posare e sfilare – ha dichiarato nel luglio del 2014 in un’intervista esclusiva a Velvet Style – lo trovo divertente e ormai ho superato anche l’imbarazzo iniziale. Qualche anno fa questa professione mi sarebbe piaciuta ma non avrei mai immaginato che il mio sogno sarebbe diventato realtà“.
Nel novembre dello stesso anno la Vignali ha anche lanciato un messaggio importante a tutte quelle persone che sono tormentate dall’avere un fisico perfetto. Secondo lei le modelle anoressiche non rappresentano la bellezza. Bisogna smetterla di far ammalare le ragazze, farle sentire inadeguate: “La bellezza non si misura dalla taglia dei pantaloni! Di anoressia si muore“.
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