Carnevale 2016: costumi da evitare assolutamente per i più piccoli

Il 9 febbraio sarà martedì grasso, quindi anche chi non ha voluto travestirsi fino ad oggi per il Carnevale, non potrà più avere scuse. Questa festività piace ai bambini e non solo (i genitori dovrebbero mascherarsi con i più piccoli in caso di party). E allora cosa indossare? O meglio, cosa non indossare? Gli esperti sconsigliano i costumi fai-da-te, a meno che le mamme non siano particolarmente abili con forbici, ago e filo. Solitamente questo tipo di abiti si riconosce facilmente, mentre i più piccoli hanno bisogno di sentirsi uguali ai loro coetanei. “E’ bene lasciare liberi i piccoli di scegliere la maschera preferita – ha dichiarato il pediatra di Milano Italo Farnetani attraverso un’intervista a Adnkronos Salute – lasciando spazio alla fantasia, senza troppe paure che prendano freddo o si facciano male. Attenzione invece al rischio legato ai petardi e fuochi d’artificio“.

Non bisogna mai rinunciare ai travestimenti, infatti le maschere aiutano le femmine a diventare principesse o fate, mentre i maschi ad identificarsi con i supereroi preferiti. Assolutamente da evitare in ogni caso i costumi che incitano violenza e quindi ninja, soldati e altri personaggi aggressivi: “Via libera a indiani, pirati – ha continuato – cowboy, esploratori, astronauti e supereroi“. A proposito di outfit da evitare, sicuramente figura il costume da “piccolo profugo” messo in vendita qualche giorno fa da un utente su Amazon al costo di 24 euro.

Un articolo di cattivo gusto che è stato rimosso qualche ora dopo dal sito di e-commerce. Si è scatenata una vera e propria rivolta sul web. “Forse l’azienda – ha commentato Oliviero Forti, responsabile nazionale Caritas emigrazioni – potrebbe investire gli stessi soldi per comprare un giubbino per un bambino che magari si trova in questo momento in mezzo al mare. Un messaggio commerciale in un momento storico così delicato è davvero vergognoso e da stigmatizzare“.

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