La catena spagnola Zara ha lanciato la collezione Ungendered contro ogni differenziazione sessuale ma la Rete non è d’accordo e si scatena una forte polemica.
La nota catena d’abbigliamento Zara ha lanciato una nuova linea sul mercato che ha fatto scatenare una forte polemica sul web. La linea, denominata Ungendered, come suggerisce lo stesso nome, nasce con l’obiettivo di assecondare la tendenza a non categorizzare più il sesso solo come maschio o femmina, ma semplicemente come unico genere. Tutto questo non è stato accettato dalla Rete che ha trovato la collezione profondamente sessista e in particolare, ad inferocirsi, oltre a chi sostiene la parità di generi, sono state proprio le donne che hanno trovato la collezione del tutto maschilista.
Il tema è la fine dell’idea della sessualità legata alla categoria di maschio o di femmina e la voglia di rivolgersi ad un genere definito “fludio” per mezzo di una linea di abbigliamento che abbia capi non legati esclusivamente ad uno dei due sessi tradizionali. Ma il risultato che è stato attribuito a Ungendered è stato quello che invece di rappresentare un’opportunità nell’ambito della parità e della riconoscenza di tutti i sessi, come voleva essere, sia stato quello di voler accettare un unico genere vale a dire quello maschile, cosicché anziché promuovere una certa pluralità di identità, parrebbe eliminarle del tutto.
La collezione infatti così come si presenta, può essere definita dallo stile “boyfriend clothes”, fatta di felpe con e senza cappuccio, jeans strappati e dalla linea dritta, magliette non definite e monocolore, in un regime di predominanza della vestibilità oversize. Nessun indizio che indichi una sessualità che sia diversa da quella tipicamente maschile è l’accusa di chi protesta. Le stesse modelle che indossano i capi appaiono androgine e mascoline mentre per quanto riguarda i modelli, quest’ultimi potrebbero sembrare posare per una qualunque altra linea di abbigliamento tradizionale.
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