Ancora un addio nel mondo della moda: lo stilista Massimiliano Giornetti non è più il direttore creativo della maison Salvatore Ferragamo.
Lo stilista, 45enne nato a Carrara, laureato in Scienze Politiche all’università di Firenze e diplomato al Polimoda, lo stilista toscano era entrato nella Divisione Uomo della Salvatore Ferragamo nel luglio 2000, poi in seguito nel 2011 aveva assunto la direzione del brand , dopo una lunga gavetta negli studi stilistici a Palazzo Spini Feroni.
Fondata nel 1928 e guidata da Salvatore Ferragamo fino alla sua morte, nel 1960, l’azienda è rimasta nelle mani della famiglia Ferragamo: la moglie Wanda ed i sei figli che, raggiunta la maggiore età, hanno ricoperto i ruoli chiave dell’azienda, contribuendo alla sua espansione sia nell’offerta di prodotti che nella distribuzione. In vista della quotazione in borsa del marchio, la famiglia Ferragamo è affiancata da un manager esterno, Michele Norsa, che ricopre il ruolo di amministratore delegato. Nel 1995 a Firenze, Wanda Miletti Ferragamo ha inaugurato il Museo Salvatore Ferragamo, dedicato all’opera del fondatore, dove vengono conservate, tra l’altro, le forme delle scarpe create per molti personaggi celebri. Il 5 dicembre 2006 il museo è stato riaperto in una nuova location a Palazzo Spini Feroni. Nel 2007 Salvatore Ferragamo sigla con l’americana Timex Group una nuova licenza per i suoi segnatempo. Che dopo il restyling dell’esistente saranno presentati a “Baselworld 2008”. Il Gruppo Salvatore Ferragamo ha annunciato la sigla del nuovo accordo di licenza per la collezione di segnatempo da ora affidati all’americana Timex Group, fondata nel 1854 e licenziataria di marchi comeValentino e Versace.
“Ringraziamo per il suo lavoro Massimiliano Giornetti – dice Michele Norsa , amministratore delegato del gruppo Ferragamo – insieme a lui è cresciuto all’interno dell’azienda un pool stilistico interno che senza dubbio potrà affrontare i prossimi impegni”. Con l’uscita di Giornetti aumenta il numero degli stilisti che potrebbero ricoprire il ruolo, giro di boa dunque nel mondo della moda, la maison punterà ancora su un italiano? Oppure guarderà all’estero? Staremo a vedere!
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