I due direttori creativi di Calvin Klein Francisco Costa e Italo Zucchelli lasciano il loro incarico. Il brand punta ad una strategia aziendale globale.
È un anno di grandi cambiamemti nelle grandi maison di moda, in un turbinio di cambi di direzione creativa. Dopo Dopo Lanvin, Dior, Zegna, Ferragamo e Yves Saint Laurent (VEDI ANCHE Heidi Slimane lascia Yves Sain Laurent), sono i due direttori creativi di Calvin Klein Francisco Costa (a capo delle linee femminili) e Italo Zucchelli (a capo delle linee maschili) ad abbandonare il loro incarico. Brasiliano, 51 anni, prima di iniziare la sua collaborazione con Calvin Klein nel 2003, Costa aveva lavorato come assistente di Tom Ford, mentre Italo Zucchelli, 49 anni di San Terenzo, Lerici, era stato nominato direttore creativo della linea maschile nel 2004 dopo un incarico presso Jil Sander.
Le motivazioni di questa scelta non sono ancora note, ma si vocifera che il famoso brand voglia riunire tutta la direzione creativa in un’unica figura per una nuova era che raggrupperà tutte le categorie merceologiche in una, come lasciano chiaramente intuire le dichiarazioni di Steve Shiffman, CEO di Calvin Klein: Questa nuova strategia creativa segna l’inizio di un altro importante capitolo nella storia di Calvin Klein dopo il ritiro del suo fondatore. Ci teniamo a ringraziare Francisco e Italo per l’immenso impegno svolto. Il nuovo corso avverrà sotto una sola direzione creativa. Faremo un annuncio prossimamente.
L’obiettivo è raggiungere 10 miliardi di vendite totali nel mondo nel prossimo anno. Il fatturato effettivo di Calvin Klein attualmente fa capo a quello del gruppo PVH Corp. Sebbene non sia stato ancora rivelato chi ricoprirà il nuovo ruolo di direttore artistico, si attende a breve un comunicato ufficiale. Secondo alcune indiscrezioni, il possibile successore in questo incarico è l’ex creativo di Christian Dior Raf Simon. L’azienda ha reso comunque noto in modo molto chiaro che punta a investire sulle idee, legando la sua strategia futura a una figura forte che possa gettare le basi per costruire un futuro ancor più solido, sia dal punto di vista della creatività che del fatturato nell’ottica di una visione globale.
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