Cannes, la pagella “glam” dell’ultimo red carpet

Grande cinema all’ultimo festival di Cannes che si è appena concluso ma anche grande moda, con abiti elegantissimi dei migliori brand al mondo indossati dalle donne più belle tra attrici, top model e socialite. Chi ha entusiasmato e chi non ha convinto sul red carpet della cerimonia di assegnazione della Palma d’Oro?

Le top model sono tornate a casa, appena finite le feste più “glam”. Per la cerimonia di assegnazione della Palma D’Oro del sessantanovesimo Festival del Cinema di Cannes sono rimasti, ovviamente, registi, sceneggiatori, operatori del settore in genere, attori e, soprattutto, le attrici.

Il red carpet è stato elegante e sobrio, senza le eccentricità, trasparenze, nudità dei giorni scorsi. Verrebbe da dire “un tappeto rosso da favola” perché molto abiti, in effetti, sembravano usciti dalle favole. Come quello dell’attrice Coco Koening, novella “Cenerentola” con vestito azzurro in chiffon a balze, tanto di maniche lunghe e, come se non bastasse, due volant, uno per spalla. Molto meglio quello dell’attrice inglese Fagun Thakrar, molto “Bella Addormentata” e molto rosa: il corpino in pizzo però era disegnato sulla sua figura e la gonna di tulle multistrato cadeva perfettamente sulle sue gambe slanciando la figura. Un abito forse sopra le righe ma sicuramente “donante”. Bella, nella sua originalità Ly Nha Kyser, stile “La Sirenetta”, in abito blu cobalto come il mare e motivi floreali sulla vita e parte del corpino stile coralli. Di gusto molto orientaleggiante ma il capo le dona e un po’ di “novità” ogni tanto non guasta”.

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Benino anche Maria Victoria Dragus, in abito Schiaparelli a teli di chiffon che sembra uscito da “Frozen”, stile impero e lungo fino ai piedi. Alice Isac, semplice ed elegante in nero, ha dato l’idea di una bellissima “Strega di Biancaneve”, con profonda scollatura, gonna dal giusto volume e lunghezza poco sopra la caviglia. Non è mancato il “campo di papaveri”, l’abito coloratissimo, troppo, con cui ha scelto di presentarsi Clemence Poesy: uno Chanel corto e divertente ma poco adatto ad una cerimonia di chiusura tanto prestigiosa.

Composit 1

Di altra classe le “Signore del Cinema” Valeria Golino, Kirsten Dunst e Vanessa Paradis: hollywoodiana la prima, con abito nero Prada con scollo all’americana, applicazioni lucenti su corpino e gonna e alto chignon stile “Colazione da Tiffany”. Poi Kirsten Dunst, in pizzo floreale color avorio e senza spalline di Valentino: romantica e seducente. Infine Vanessa Paradis, abito di Chanel “strapeless” liscio in tessuto stile “denim” con una lunga fila di finti bottoni, bordura in pizzo sangallo sulla scollatura e coda a strascico sempre in sangallo. Tre begli abiti, certo, ma purtroppo con le sue feste e i suoi party superglamorous il festival di Cannes ci ha abituati a ben altro.

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Photo Credits: Zimibio.com

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