Si è conclusa col fascino accattivante dei gioielli la Paris Fahion Week 2016, uno degli eventi dell’Haute Couture più attesi dell’anno, che ha visto sfilare nella capitale francese alcuni tra i marchi più celebri dell’Alta Moda.
A chiudere la settimana di sfilate che ha preso il via il 3 luglio 2016 la meraviglia dei preziosi firmati Boucheron, Chanel Joaillerie, Chaumet, Dior Joaillerie, De Beers, Louis Vuitton Joaillerie e Bulgari, al cui evento ha preso parte la bellissima Misha Barton, protagonista del teen-drama The O.C. in abito lungo color block, che ha scattato una foto con Jean Christophe Babin, amministratore delegato di Bulgari, responsabile della divisione orologi e gioielli della maison del lusso di Bernard Arnault.
Un tripudio di diamanti e gemme per un evento di alta gioielleria di grande ispirazione in cui hanno trionfato i girocolli di smeraldi ed altri meravigliosi modelli iconici della celebre maison. Una conclusione magnificente per una kermesse che ha visto alternarsi sulla passerella alcuni tra i più grandi nomi del panorama internazionale della moda, dall’Atelier Versace a Dior [LEGGI ANCHE: PARIS FASHION WEEK HAUTE COUTURE 2016: LE PRIME DUE GIORNATE], da Chanel ad Armani Privé [LEGGI ANCHE: PARIS FASHION WEEK HAUTE COUTURE 2016: IL TRIONFO DI CHANEL E ARMANI], da Jean Paul Gaultier a Valentino [LEGGI ANCHE: PARIS FASHION WEEK HC 2016: NEL SEGNO DELLO STILE E DELL’ELEGANZA].
L’edizione di quest’anno ha visto il trionfo dell’innovazione e della modernità, pur senza tralasciare un passato ricco di storia e di tradizione, per proposte all’insegna dello sperimentalismo più raffinato. Dall’eleganza sofisticata degli abiti drappeggiati e ricchi di dettagli preziosi di Donatella Versace, il viaggio nell’Alta Moda ci ha portato per mano nell’eclettismo di Elsa Schiaparelli, che ha trasportato il pubblico nella magia del circo, sino a condurci nell’universo simbolico di Dior, basato sul dualismo bianco e nero, gli opposti che segnano il ritmo della vita. Chanel ci ha condotto invece nel mondo nascosto del laboratorio sartoriale del Grand Palais di Karl Lagerfeld, per farci scoprire il valore delle petites mains che lavorano dietro le quinte per abiti dal fascino intramontabile, in uno stile che fa del classicismo rivisitato il suo punto di forza.
Motivi geometrici e pied de poule il leitmotiv della sfilata di Armani Privé, che ha voluto celebrare la femminilità sia attraverso un’elegante linea daywear che attraverso i sontuosi e seducenti abiti da sera. Lineare e chic lo stile di J. Mendel, per una collezione che punta ad una donna raffinata ed elegante vestita di morbida pelliccia e cristalli. Opulenza e sfarzo unito a un senso religioso il tratto distintivo della collezione di Francesco Scognamiglio, che ha debuttato nell’Alta Moda parigina con pizzi d’oro, plissé, drappeggi, raso e seta. La Maison Margiela si è distinta per un tocco artistico in grado di unire estremi opposti, secondo la visione geniale di John Galliano.
Elie Saab ha celebrato il fascino della Grande Mela, con una collezione ispirata alla città di New York e al contrasto tra natura e architettura moderna. Aouadi ha puntato su contrasti cromatici e linee essenziali. Viktor & Rolf hanno voluto celebrare 25 anni di successi con una collezione haute couture che è la summa di tutte le precedenti con abiti di tutte le passate edizioni tagliati, intessuti e ricamati per dare vita a nuove creazioni. Giambattista Valli ha presentato una collezione di abiti principeschi in versione rock e moderna: abiti bustier, gambe scoperte, organza, fiori e pizzo.
Iris Van Herpen ha confermato il suo stile high-tech con abiti in 3D dal look futuristico ed esclusivo. Zuhair Murad ha portato in passerella un’eleganza basata sulla profusione di ricami e applicazioni preziose, in giochi di tessuti velati e trasparenti. Colori pastello e abiti principeschi con tagli ed effetti speciali per Alexis Mabille. Opulenza e sfarzo unito a un senso religioso il tratto distintivo della collezione di Francesco Scognamiglio, che ha debuttato nell’Alta Moda parigina con pizzi d’oro, plissé, drappeggi, raso e seta.
Jean PauI Gaultier ha presentato una collezione di abiti che rappresentano un inno alla natura e a un mondo magico e fatato con richiami bucolici in chiave 3D. Motivi a rete, paillettes e strutture monumentali alternate minidress hanno caratterizzato la proposta di Alexandre Vauthier, per una donna moderna e sensuale.
Una sfilata che affonda le radici nella cultura quella di Valentino, che, in occasione della celebrazione dei 400 anni della morte di William Shakespeare, ha dedicato al grande drammaturgo l’intera collezione ispirata allo stile elisabettiano in versione punk, per un effetto unico e sorprendente. Si conclude dunque nel segno dell’eleganza e della creatività la Settimana Internazionale dell’Alta Moda parigina, in attesa già delle novità della prossima edizione.
Invalid Displayed Gallery
Photo Credits: Twitter