Per la rubrica settimanale Chicche di Stile parliamo del corsetto, un accessorio risalente agli anni a.C. e ancora oggi di gran moda e presente sulle passerelle delle fashion week.
Il corsetto è sempre stato un accessorio irrinunciabile nella storia della moda. Le prime origini risalgono al secondo millennio a.C., durante il quale le donne cretesi stringevano il loro girovita con fasce o lacci per sostenere e mettere in mostra i loro seni. Durante l’epoca rinascimentale le donne incominciarono ad indossare i primi corpetti irrigiditi da un rivestimento in tela inamidata, modellando il giro vita con asole e lacci.
Dal XVI secolo d.C. – e in particolare durante il regno di Caterina de Medici in Francia – furono stabiliti dei canoni estetici improponibili, secondo cui il giro vita superiore ai 33cm era considerato inaccettabile. Per ottenere questo tipo di diametro, le donne erano dunque costrette ad indossare i corsetti giorno e notte, fino a prendere la forma di una clessidra. Successivamente, al corsetto fu abbinato il panier, ossia un cesto indossato dall’altezza dei fianchi in giù che rendeva gli abiti smisurati in contrapposizione al girovita sottilissimo.
Nel 1910 lo stilista francese Paul Poiret, una delle figure rappresentanti della Belle Époque, decise di abolire i busti estremi dalla forma conica, considerandoli troppo scomodi. Dopo la seconda guerra mondiale, Christian Dior lanciò una nuova linea di abbigliamento ispirata ai canoni estetici del ‘700, con gonne ampie, spalle tonde e girovita filiforme, ma è stato senza dubbio lo stilista Jean Paul Gaultier a rinnovare l’immagine del classico corsetto in chiave sexy. Infatti nel 1990, in occasione del “Blond Ambition Tour” di Madonna, realizzò alcuni modelli di corsetti con coppe coniche sui seni, che diede il via al trend più amato dalle star.
Anche la modella e ballerina di burlesque Dita Von Teese è nota per i meravigliosi corsetti sfoggiati durante le sue esibizioni, bustier sexy e super attillati che mettono in risalto le sue curve da diva senza tempo. Ma le star non sono le uniche ad amare questo accessorio così sexy e molte maison di moda ripropongono questo intramontabile cult in versione moderna, da Prada a Chromat e Waist Gang Society, azienda presso la quale la web star Kim Kardashian acquista i suoi bustier per assottigliare il suo giro vita con la pratica del “waist training”.
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