Addio Marta Marzotto, regina dello stile made in Italy [FOTO]

Marta Marzotto, regina dei salotti italiani, si è spenta nella clinica dove era ricoverata. Era malata da tempo. A darne notizia è la nipote Beatrice Borromeo

A darne notizia è la nipote Beatrice Borromeo, pubblicando un tweet di addio all’amata nonna, Marta Marzotto: “Ciao nonita mia”, ha cinguettato, pubblicando una foto. La donna era malata da tempo, ricoverata in clinica, dove, alla fine si è spenta. Marta nasceva a Reggio Emilia nel 1931, figlia di un casellante e di una mondina. Inizia a lavorare molto giovane prima seguendo le orme della madre poi come sarta e come modella presso la sartoria delle sorelle Aguzzi, di Milano. Proprio nell’ambiente della moda, all’inizio degli anni cinquanta, conobbe il conte Umberto Marzotto, vicentino di Valdagno, comproprietario con altri fratelli dell’omonima industria tessile, di cui si innamorò e che sposò.

Dalla loro unione nascono cinque figli: Paola (nata nel 1955, madre di Beatrice e Carlo Borromeo, Carlo Ferdinando Borromeo Arese Taverna, Annalisa (nata nel 1957, malata di fibrosi cistica, è morta nel 1989), Vittorio Emanuele e Maria Diamante. I due divorziano e lei continua a tenere il cognome del marito. Dalla fine degli anni sessanta è la figura femminile dominante nella pittura e nella vita privata di Renato Guttuso, di cui si innamora a sua volta. Il rapporto tra i due cessa improvvisamente dopo circa venti anni. Nel 2008 gli eredi di Guttuso la portano in tribunale per una vicenda che riguardava 700 riproduzioni di opere del maestro, per il quale Marta Marzotto è la sua “dolce libellula d’oro”. Viene prima condannata a otto mesi, poi tre anni dopo la Corte d’appello di Milano annulla la sentenza.

Una vita difficile, per certi versi, ma che la premia con importanti riconoscimenti: è animatrice di salotti, stilista e disegnatrice di gioielli, famosa in Italia e nel mondo per la sua grazia e il suo stile inconfondibili. Si è sempre definita: «una donna libera», una con cui è «Impossibile annoiarsi, io ho sempre più cose da fare». Si è spenta un’icona, una donna che ha vissuto la vita sulla cresta dell’onda fino all’ultimo respiro. Addio Marta, diva e donna straordinaria.

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