La fine dell’estate saluta per sempre anche la grande stilista francese Sonya Rykiel. Morta a 86 anni, soffriva da tempo del morbo di Parkinson.
Considerata la regina del knitwear, eclettica, sperimentale e stravagante, Sonya Rykiel lascia in eredità una lunga carriera a servizio della moda e del colore. La stilista francese è morta il 25 agosto alle 5 del mattino nella sua casa di Parigi per le conseguenze del morbo di Parkinson, di cui era malata da 15 anni. La notizia è stata data da Nathalie, figlia e direttore artistico della Sonya Rykiel fashion label.
Sonya Rykiel inizialmente aveva tenuto la notizia della propria malattia riservata ma poi, nel momento in cui non avrebbe più potuto nasconderne i sintomi, aveva deciso di parlarne lei stessa in un libro. Nata a Parigi il 25 maggo 1930, la maestra del tricot aveva iniziato a lavorare nella moda nei lontani anni ’60, quando aveva aperto la prima boutique nelle Galéries LaFayette. I suoi primi clienti furono star come Brigitte Bardot, Catherine Deneuve e Audrey Hepburn.
Nel 2009 era stata decorata con la Legion D’Onore per i 40 onorati anni nel mondo del fashion system. I posteri la ricorderanno per le sue ardite combinazioni di colori e il suo amore per la lana, declinata in tante fashion-variabili. Una curiosità: Sonya Rykiel lavorava come vetrinista dall’età di 17 anni ma si scoprì stilista proprio mentre aspettava la figlia Nathalie, per il semplice fatto che non trovava nessun abito premaman (LEGGI ANCHE BIANCA BALTI, IL LOOK PREMAMAN: ABITINI A POIS E PULL ANIMALIER) che le piacesse. Rimane indimenticabile il suo stile come la poetica geniale e femminista: “È la donna che anima l’abito. Non può essere il contrario. La provocazione è la donna, mai quello che indossa”.
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