Il designer inglese d’origine ma milanese d’adozione ha creato una collezione femminile e urbana che non mancherà di conquistare il cuore di quelle donne che, prese dal vortice degli eventi giornalieri, hanno bisogno di essere trendy a ogni ora del giorno.
E’ un designer di talento che ha la moda nel sangue, che sa rinnovarsi collezione dopo collezione senza assomigliare mai a se stesso. Lee Wood, origini inglesi e tanta voglia di affermarsi a Milano, ne ha fatta di strada da quando, dopo 16 anni nel team creativo Versace, ha deciso di intraprendere la libera professione uscendo dall’ala protettiva di Donatella.
Vincitore nella categoria “donna” dell’edizione 2015 di “Who is on Next?”, progetto di “fashion scouting” dedicato ai talenti della moda realizzato da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia”, oltre a disegnare la sua linea “L72” è diventato direttore creativo Bikkembergs. A Milano ha presentato una collezione dedicata a una donna borghese e moderna, femminile, grintosa, determinata.
Tutto parte dal punto vita, vero baricentro di eleganza, evidenziato da gonne a ruota anni cinquanta e abitini dai contrasti grafici netti. La collezione si chiama “Koyaanisqatsi” perché parla di frenesia; Wood infatti ha trovato l’ispirazione dopo un momento di “overdose” di impegni, incontri, telefonate, uscite sui social media”.
Si è sentito come all’interno del videoclip di Madonna intitolato “Ray of Light” realizzato da Jonas Akerlund, un corto a sua volta ispirato al film sperimentale “Koyaanisqatsi: Life Out of Balance” di Godfrey Reggio. In questi due progetti video tutto va a velocità supersonica creando una specie di “corto circuito” tra l’uomo e ciò che lo circonda.
Wood ha bilanciato questa “quotidiana frenesia” con la cultura sartoriale: i suoi capi hanno tagli impeccabili, tessuti pregiati, modelli dal sapore retrò ma attualissimi per modelli e stampe. La palette presenta cromie “basic” come il nero, il rosso, il bianco. I tessuti sono classici ma di grande pregio: sete, cotoni misto viscosa talvolta sottoposti a trattamenti di spalmatura o a laminature.
Tra i capi più apprezzati i tailleur con collo alla coreana e gonna svasata, bluse nude look ornate da maliziosi nastri, spolverini a quadi da indossare su jeans e t-shirt. La maggior parte degli outfits sono completati da sandali bassi aperti indossati con i calzini o scarpe dal tacco altissimo: da “L72” non esistono le mezze misure.
Photo credits: ufficio stampa L72, Maximilian Linz
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