Cala il sipario sulla settimana della moda milanese. L’ultima giornata di sfilate ha presentato i giovani promettenti: Lucio Vanotti, Ricostru, Mila Schön, San Andres Milano e Piccione. Piccione.
Si chiude la Milano Fashion Week che ha portato glamour, novità e splendore nel capoluogo lombardo. L’edizione sarà ricordata come quella dominata da Gigi Hadid (LEGGI ANCHE MFW 2016; GIGI HADID REGINA DA MAX MARA A MOSCHINO), che ha incantato corso Vittorio Emanuele in body e fur sandals e, poco dopo, si è difesa con pugni e gomitate da un’aggressione in mezzo alla strada. A livello di moda, è spiccato il contrasto tra colori accesi e tinte tenui pastello nonché la presenza di grandi cinture, piccole tracolle e disegni dal classico al futuristico. A confermare le attese la sobrietà di Armani (LEGGI ANCHE MFW 2016 DIARY 3 GIORNATA 23 SETTEMBRE, DA ARMANI A FENDI CON LE HADID), l’estrosità di Moschino, il romanticismo di Luisa Beccaria, gli influssi colorati e mediterranei di Dolce & Gabbana. L’ultimo giorno ha in programma poche sfilate dedicate agli emergenti promettenti, come aveva annunciato la Camera Nazionale della Moda: in passerella Lucio Vanotti, Ricostru, Mila Schön, San Andres Milano e Piccione. Piccione.
Lucio Vanotti risplende di luminosità ed essenzialità con una sfilata in un ryokan giapponese in cui domina il bianco. Tessuti leggeri e semplici, forme ampie e geometriche, sandali e ciabattine flat non senza drappeggi e lavorazioni. Nella collezione dello stilista bergamasco troviamo capi ispirati ai kimono giapponesi, ai grembiuli e ai sacchetti in vinile.
È poi il turno di Ricostru, il collettivo cinese fondato da Manchit Au e supportato da Armani che ha sfilato – appunto – al Teatro Armani. Ricostru sorprende con una collezione in cui la contemporaneità non è immune da inlfussi retrò e dove l’organza e il pizzo vengono abbinati ai tessuti metallici da fabbrica. Verde, grigio, cipria, nero e bianco sono i colori preferiti dai designer per i lunghi pantaloni e le casacche ampie.
Mila Schon osa con stampe vibranti, colori accesi, trame insolite. Abiti lunghi e fascianti, drappi futuristici. Non mancano le scarpe appuntite, tra i must degli accessori primavera-estate 2017.
La passerella di San Andres Milano porta un tocco messicano in chiave di favola. Geometrie romantiche, abiti a quadri e quadretti, abiti a sacchetto e maniche ampie contraddistinguono lo stile dello stilista.
Infine Piccione.Piccione, nome d’arte del siciliano Giuseppe Piccioni, presenta una collezione dedicata al mare, al libro di Jeffrey Eugenides e al film di Sophia Coppola “Il giardino delle vergini suicide”. Pizzo sangallo, lavorazioni ricamate a mano, stampe assortite e colori pastello.
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