Zara è Zara. E ogni tanto sfodera un capo che diventa must-have e addirittura tormentone di stagione. Questa volta si tratta di un cappotto speciale.
Un mondo ideale? Quello dove si può fare colazione da Tiffany e pranzo da Zara. Zara – le addicted lo sanno – non si limita a fare semplicemente capi di abbigliamento ma intercetta idee, crea trend, reinventa una donna classy dallo stile personale. E fabbrica ciclici “Se non ce l’hai, sei out” . Questa volta, nella favola urbana della Londra autunnale, seguire il coniglio bianco è inseguire il Cappotto. Dopo il chiodo giallo o il maculato (LEGGI ANCHE ZARA TORNA CON IL MACULATO? LA POLEMICA DI SELVAGGIA LUCARELLI), arriva il cappotto bianco e blu. Guardandolo, sembra un cappotto qualunque. Ma non lo è, è come un hashtag che in poche ore diventa virale. Trama bianca e blu, senza zip, senza bottoni, mood un po’ hippie un po’ Chanel. Ma a Londra lo vogliono tutte.
Ma tutte chi? Tutte. Le ragazze in metropolitana, le donne al supermercato, le hipster alternative in giro per Shoreditch come le fashion-worker di Oxford Street. Una diffusione capillare, una Londra che si sta punteggiando di bianco e blu. Un trend sbalorditivo, tanto che la scrittrice Alice Frances ha aperto un account Instagram apposta (That Coat) per documentare la vita inglese del Cappotto. All’inizio Alice non ci aveva neanche fatto caso ma poi, quando ha diffuso #thecoat, i risultati hanno iniziato a spuntare ovunque. E per ovunque intendiamo anche il compleanno della Regina. Ma perché That Coat è diventato un must in così poco tempo?
La risposta è da cercare in Zara, che è ontologicamente geniale. La casa di fast fashion è in grado di sfondare tutte le barriere del marketing e anticipare l’inanticipabile. Una riattualizzazione di “What Women Want” in chiave fashion, in cui Mel Gibson è multimilionario e fa il sarto (poteva fare altro, per entrare nel cervello delle donne?). A quanto riporta Daily Mail, i manager fanno riunioni quotidiane con il personale e chiedono quali sono i trend che “quel giorni” stanno andando: cosa viene comprato di più, ma non solo. Cosa hanno visto in giro, nei bar, nelle discoteche, nei contesti di lavoro. Gli stilisti crossano le risposte e lavorano, creando il nuovo stile dallo stile stesso. Una strategia vincente, dato che Amancio Ortega è stato eletto l’uomo più ricco del mondo (sì, più di Zuckie e di Bill Gates…).
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