Doppia celebrazione in casa Bottega Veneta che abbiamo di recente ammirato in passerella nella fashion week milanese. 50 anni di attività e 15 anni di direzione creativa guidata da Tomas Maier.
Quest’anno è un anno importante per Bottega Veneta, apparsa alla kermesse della moda di Milano. Nel 1966 a Vicenza quando Michele Taddei e Renzo Zengiaro decisero di un atelier esclusivo Bottega Veneta ad oggi che l’artigianalità dei suoi prodotti portano la firma di Tomas Maier. Le linee direttive delle collezioni sono improntate alla semplicità, tratto distintivo è l’intrecciato che lo rende riconoscibile come se fosse un logo pur non avendo marchi identificativi.
” il lusso è un punto di vista, basato più su quello che si nasconde che su quello che si mostra. È un’esauribile ricerca dell’eccellenza e della qualità in sé , dettata da piacere personale e non certo dal gusto dell’ostentazione”. Tomas Maier
Voluto alla direzione creativa da Tom Ford dopo dell’acquisizione di Bottega Veneta da parte del gruppo Gucci, Maier cercó di impostare una linea semplice e pulita, togliendo il superfluo. Ció che interessava era l’essenziale e la qualità allo stesso tempo, d’altronde aveva in mano un’azienda di tradizione con radici artigianali e forte conoscenza della materia.Rispolverando disegni storici della casa è riuscito a dare nuova linfa e guardare al futuro. Quale donna non vorrebbe nel proprio armadio una Knot, la storica clutch rigida ma con gli angoli arrotondati, con la chiusura a forma di nodo? Nelle varie interpretazioni sia in stoffa che nelle pelli, magari le più preziose, coccodrillo, lucertola è un must have!
“La filosofia di Bottega Veneta si basa sui seguenti valori: compostezza, finezza e discrezione. Il suo linguaggio è il silenzio, udibile soltanto da chi ascolta. La sua firma è l’intrecciato, visibile solo a chi sa riconoscerlo. Riunendo artigianalità d’eccezione, materiali pregiati e dettagli elaborati, le creazioni Bottega Veneta parlano da sole, ma mai a nome di chi le indossa, ispirando fiducia e individualità”.“Bottega Veneta rende omaggio all’individualità espressa dal proprio motto “When your own initials are enough”. Ogni creazione è volta a enfatizzare – e non a definire – lo stile personale di ognuno, senza bisogno di sfoggiare loghi o iniziali che potrebbero fare ombra a quelli del loro proprietario”.
A lasciare inalterata nel tempo l’originalità della Bottega e la sua artigianalità ci pensa il l’Atelier di Montebello Vicentino, un post magico dove il Know How della casa si trasferisce alle nuove generazioni che con passione e determinazione continuano la tradizione.“Situato in una villa del XVIII secolo ristrutturata, ampliata e immersa in un parco storico, l’Atelier è all’avanguardia nell’ambito della sostenibilità ambientale e ha ottenuto la certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) di livello Platino nella categoria Edifici di nuova costruzione o su cui si eseguono interventi sostanziali.
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