La sfida presidenziale USA passa anche attraverso il look. Ecco quali sono gli outfit che caratterizzano i due candidati alla Presidenza americana.
La sfida tra Hillary Clinton e Donald Trump è stata particolarmente accesa e non priva di colpi bassi. Trump ha sorpreso tutti in un 9/11 sinistro, che ricorda numericamente ben altre sventure. Lo scontro tra i contendenti è stato netto: donna e uomo, democratica e repubblicano, moglie tradita e marito traditore. E dalla battaglia non possono esimersi neanche i look, accuratamente studiati e “cuciti addosso” dagli esperti di immagine a ciascuno dei due. Perché, si sa, in un faccia a faccia politico qualunque cosa (anche, ovviamente, un capo di abbigliamento) può iscriversi nella comunicazione non verbale.
E la guerra si è combattuta tra foulard e tailleur e cravatte e cappelli. Hillary, sempre sobria e (fin troppo) composta nei costumi ha sopportato molte critiche e ha deciso di assumere Kristina Schake, ex assistente di Michelle Obama, per far risaltare la propria femminilità tanto di ex first lady quanto di possibile futuro Presidente. Hillary, un po’ per praticità un po’ per gusto, si definisce una “pant-addicted”: toglietele tutto ma non i pantaloni! Grazie alla consulente del look, ha modernizzato forme e colori, ha ingentilito i tagli e si è concentrata sui colori decisi come il bianco, il rosso o il lilla. E Trump? Deriso da sempre per l’ipotetico parrucchino giallognolo (LEGGI ANCHE LE PANTOFOLE DI GUCCI SONO I CAPELLI DI DONALD TRUMP? L’IRONIA DI TWITTER), il tycoon è fissato sulle mise classiche, sobrie e sul colore blu. Le cravatte decise e monocolore hanno accompagnato i suoi comizi anche se occasionalmente Trump le ha tolte per sfoggiare look più casual. Indimenticabili anche i suoi cappellini di baseball, portati occasionalmente.
Secondo qualcuno lo scontro è stato anche generazionale: Trump rappresenta i reaganiani anni ’80 dell’”uomo che non deve chiedere mai” immerso tra edonismo, eleganza e individualismo. Hillary rappresenta più gli anni ’90, con i tailleur pantalone simbolo di emancipazione del potere femminile. Coincidenza, erano anche gli anni in cui il marito Clinton era in carica. Evidentemente gli americani rivogliono Reagan e il repubblicanesimo spinto.
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