Scoperta la coppia dietro i furti di borse di lusso in via Condotti. Si trattava di sottrazione di merce per ordinazione. I brand più rubati sono Philipp Plein, Christian Dior, Gucci e Louis Vuitton.
È stata svelata la coppia di “Bonnie e Clyde” dietro i furti che si verificavano nella boutique di lusso in via Condotti. Sono stati arrestati due romeni: lui 42 anni e lei 33 anni, autori dei “colpi” nella via dei negozi più costosi di Roma. I due sono stati trovati in possesso di alcune borse (di Louis Vuitton, Christian Dior, Gucci e Philipp Plein) e anche di strumenti elettronici idonei ad inibire le frequenze radio dei dispositivi antifurto installati alle uscite degli esercizi commerciali.
A scoprire la coppia di ladri sono stati i Carabinieri di San Lorenzo in Lucina, che hanno notato un viavai sospetto fuori dal negozio, con i due che presentavano rigonfiamenti strani sotto il cappotto. La polizia ha svelato i motivi di quelle forme sospette: l’uomo nascondeva una borsa di Louis Vuitton del valore di 4000 euro appena rubata e in tasca aveva un jammer, in grado di neutralizzare e “silenziare” i dispositivi antifurto installati alle uscite degli esercizi commerciali. La perquisizione della loro auto, un SUV Audi Q5, ha permesso ai Carabinieri di trovare altre borse rubate da ulteriori boutique di via dei Condotti e uno strumento adibito alla rimozione delle placche antitaccheggio. La perquisizione ha messo in luce la tecnica della coppia, che si spostava in varie città europee rubando borse di lusso e inviandole a una serie di “contatti” e dimostrando che probabilmente agivano in base all’ordinazione.
Tutto chiarito quindi: gli oggetti sono stati restituiti ai titolari delle boutique e i criminali arrestati, ponendo così fine alle loro fruttuose vendite online. Rimane un dubbio: possibile che in questi negozi di lusso mai nessuno, a Roma come in altre città d’Europa, si sia accorto che due persone portavano via degli oggetti di tale valore? Pensandoci appare davvero improbabile. Eppure la coppia romena è riuscita ad “aggirare” non solo i commessi onnipresenti, ma anche i numerosi dispositivi di sicurezza. Le loro tecniche infallibili però si sono infrante contro i Carabinieri di San Lorenzo.
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