La moda è un ciclo di corsi e ricorsi, direbbe qualcuno, e possiamo tracciare una linea “evolutiva” anche dei costumi, degli abiti che hanno fatto la storia dell’audacia fashion.
La storia della moda è costellata da abiti coraggiosi, che hanno fatto scalpore. E fanno scalpore tuttora, dove la cosiddetta “asticella dei centimetri di pelle scoperta” è sempre più in là. Ricordate Bella Hadid a Cannes? Eppure, lo sanno gli storici della moda come gli studiosi dei costumi: quello che oggi è osé, domani è routinario e dopodomani vintage. Quindi tanto vale scavarsi qualche percorso parallelo al mainstream e non aver paura di osare, anche se va detto che il confine tra audacia e cattivo gusto a volte è davvero molto labile. Tracciando una linea in senso cronologico, la prima star a essere censurata fu Theda Bada, diva del cinema muto che fu considerata troppo osè nella sua interpretazione in Cleopatra. Ma nel 1920 toccò a Josephine Baker scandalizzare tutti, con un minigonnellino fatto di banane.
Nel 1932 è il turno di Jean Harlow che in “Red Dust” con Clark Gable indossò una sottoveste senza reggiseno. Non dimentichiamo Rita Hayworth, sulla copertina di Life nel 1941 con una sottoveste di pizzo e una posa piuttosto disinibita, e neanche l’icona Marilyn Monroe che in “Quando la moglie è in vacanza” mostrò quello che c’era sotto la gonna bianca per una raffica di vento.
E Bianca Jagger? Nel 1977 si sposò con Mike a Saint Tropez: incinta, optò per un look con longuette bianca, giacca aperta e scollata e sotto assolutamente niente. Nel 1974 toccò a Cher provocare, con un abito completamente nude (decorato con piume e lustrini) e nel 1984 a Madonna, in lingerie e con una cintura con scritto BOY TOY per “Like a Virgin”.
Nel 1991 fu Cindy Crawford a scandalizzare, durante la prima apparizione al braccio di Richard Gere: abito rosso con una profonda scollatura anteriore e uno spacco mozzafiato posteriore. Sharon Stone scioccò in Basic Instinct, con abito bianco e niente slip e Kate Moss nel 1993, con un look trasparente e perizoma nero al party Elite Model, mentre Rose McGowan optò per un abito totalmente trasparente, con seno in prima linea e sedere esposto, ai MTV VMA del 1998.
Nello stesso anno Britney Spears stregò tutti con il look da sexy collegiale nel video “One More Time”. E Lady Gaga? Nel 2010 si presentò con un abito fatto letteralmente di carne ai VMA mentre Pippa Middleton, al matrimonio di Kate e William, si vide al centro dell’attenzione per il lato B che s’intravedeva sotto il vestito da damigella.
Arriviamo al 2014 con Rihanna e il suo look scintillante e trasparente, con Beyoncé e l’abito nude Givenchy disegnato da Riccardo Tisci e infine alla recente ma già indimenticabile Bella Hadid, con spacco stellare a Cannes: l’abito rosso è ormai scolpito nell’immaginario. Quale abito secondo voi è più scandaloso?
Photo Credits Twitter, Pinterest
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