La it bag Gucci: ecco come celebra 8 città del mondo

L’iconica Dionysus di Gucci si riconferma protagonista anche per questa stagione. Il brand propone un’edizione limitata ispirata alle otto città più dinamiche del mondo.

Protagonista sin dalla collezione autunno-inverno 2015/2016, la Dionysus di Gucci si riconferma must have anche per questa stagione. Il nuovo autentico gioiello della maison rigorosamente made in Italy, esprime con estrema sintesi il passato e il presente della Casa di moda sotto la guida creativa di Alessandro Michele. Le varianti per questa it bag sono tantissime: da quella in canvas con il classico logo Gucci, alla proposta primaverile con fiori colorati, a quella in suede o con preziosi ricami di paillettes. Le fashion icon di tutto il mondo l’hanno sfoggiata con gli outfit più disparati e le la linea trapezoidale o rettangolare di questa borsa e il dettaglio gioiello della chiusura con le due teste di tigre, rendono alla Dionysus la sua connotazione perfetta per uno street style raffinato e mai banale.

Gucci ha proposto per la stagione ancora in corso una speciale capsule collection in edizione limitata, e la protagonista sarà proprio la Dionysus. L’idea nasce per rendere omaggio ad otto fra le città più dinamiche al mondo. La it bag quindi mantiene le sue forme ma si rinnova completamente, vestendosi di patch e colori diversissimi per immedesimarsi nello spirito cosmopolita delle città prescelte. Per chi volesse collezionarle tutte, le Dionysus City Bags saranno destinate agli store di Roma, MilanoTokyo, Dubai, ShangaiParigi, Londra e New York.

Ad ogni città una propria particolarità; la Dionysus dedicata a Londra ha una decorazione con serpente vermiglio e delle rose rosse, per un mood mood chic ma deciso. La Dionysus che rappresenta New York non può non avere un allure mondano e sfavillante, così come quella pensata per Milano presenta cuori e farfalle romantici ed eleganti. Ogni creazione riporta nel patch interno un’ape ricamata a mano e il nome della città a cui è dedicata. 

 

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Photo Credits: Facebook

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