Ci si avvicina lentamente alla notte degli Oscar e i protagonisti del grande schermo “prendono le misure” per quel red carpet, il più importante dell’anno, che li consacrerà estremamente “fashion” o ineleganti all’ennesima potenza. Per questo anche ai Sag Awards, i premi assegnati dalla Screen Actors Guild, il sindacato statunitense degli attori di cinema e televisione, le celebrità hanno “fatto le prove” di look e non tutte hanno brillato per buon gusto. Vediamo chi è pronto per la notte degli Academy Awarsd e chi deve ancora fare i compiti a casa.
Dive e divi, celebrità e starlette, probabilmente davanti alla cinepresa siete bravissimi ma in quanto a stile sul red carpet lasciate parecchio a desiderare. Almeno per quanto si è visto sulla passerella rossa dei Sag Awards appena consegnati a Los Angeles. Le “brutture” hanno prevalso sulle “bellezze”. Prendiamo ad esempio Emma Stone, fresca vincitrice nella categoria “miglior attrice protagonista” in “La La Land”: lei è bellissima, il suo vestito è un Alexander McQueen, il risultato sulla carta era garantito. Invece sembrava una “scolaretta” rigida con indosso un abito troppo trasparente per la sua immagine da brava ragazza “glam”. E poi non le donava. Un po’ meglio, ma nemmeno tanto la, forse, neofidanzata di Brad Pitt Kate Hudson: bellissima anche lei, di Dior il vestito, ma il risultato tra linee orizzontali poco donanti, paillettes e i fiori giallo-rossi all’altezza della cintura non è stato entusiasmante.
E’ vero che Nicole Kidman può indossare quello che vuole tanto rimane sempre divina, e può anche vestirsi di verde tanto “di sua beltà” è conscio il mondo, ma forse i “pappagalli”, come li ha chiamati la “fashion police”, sulle spalle stile “pirata” poteva anche risparmiarseli. L’abito di Gucci infatti ha una gonna spettacolare, movimentata e principesca ma i ricami, oltretutto su tessuto paillettato, sono apparsi un tantino “eccessivi”.
Kirsten Dunst, in bianco Dior poco “snellente”, sembrava la reginetta del ballo di fine anno dieci anni dopo per non parlare di Michelle Williams, in Louis Vuitton a righe verticali argento e d’oro in cui si “specchiava” il pavimento rosso: “prosciutto nel domopack”, si legge sui siti americani più pettegoli. Salma Hayek in Gucci giallo limone monospalla ha lasciato tutti un po’ perplessi per il modello ma l’abito e il colore le stavano così bene che alla fine il risultato ha fugato ogni dubbio. Stessa cosa per Felicity Hauffman, resa “intrigante” e sexy da uno stupendo abito bianco di Antonio Grimaldi con dettagli d’argento di .
Proprio il bianco ha dominato su questo red carpet contraddistinto da tanti “scivoloni di moda”: alcune volte con buon esito, mentre altre volte l’effetto “oggi mi sposo” è stato devastante. Come nel caso di Kerry Washington, un Cavalli perfetto per l’altare di pizzo e perline, Brie Larson in Jason Wu, Viola Davis, altra vincitrice di Sag, in Vivienne Westwood Couture, l’ormai prossima al parto Nathalie Portmen in “premaman” Dior, persino la più “divina” di tutte, Meryl Streep in Valentino sembrava pronta per confermare i suoi voti nuziali.
Chi è stata davvero una gioia per gli occhi? La super-romantica e anche sexy Taraji P. Henderson in Reem Acra rosa con decori di cristalli e maliziosa trasparenza sul seno, Kaley Cuoco in Marchesa altrettanto trasparente e altrettanto sexy, Natalia Dyer in rosso Miu Miu con fiori intorno alla scollatura, Yara Shahidi in un colorato, rigato ma gradevolissimo Naem Khan. Il giudizio generale per la “classe” dei “candidati” è: potevano impegnarsi di più, rimandati al…26 febbraio, quando ci sarà l’esame “finale” e lì, su quel tappeto rosso osservato da tutto il mondo, non potranno proprio sbagliare.
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