Sanremo è la kermesse canora nazionalpopolare per eccellenza, ma anche una scintillante vetrina di look che alternano perle di stile e… bucce di banana.
A Sanremo sfilano i fiori, la canzone italiana ma anche le imponenti creazioni degli stilisti, che testimoniano i cambiamenti sociali, il tempo che passa, l’evoluzione della storia del costume italiano. Basterebbe vedere una cantante sul palco dell’Ariston con gli outfit sgargianti degli anni ’80 o le spallotte imbottite dei ’90 per spalancare gli occhi, ma ciò che oggi sembra weird ieri era classy e ci sono alcune stelle che hanno lasciato un ricordo oggettivo di eleganza e bellezza (al contrario di altre). In attesa della prima attesa serata di Sanremo, abbiamo pensato di riepilogare i look a nostro parere migliori e peggiori che hanno calcato il palco dell’Ariston (ovviamente contestualizzandoli nelle rispettive epoche).
Partendo dal meglio di Sanremo, nell’enorme firmamento delle cantanti che hanno sperimentato, osato e confermato il proprio stile classico spicca senz’altro Romina Power. Splendida e pioniera del cosiddetto stile hippie-chic, con i lunghi capelli castani e gli abiti delicati dal tocco boho, nel 1984 fece sognare l’Italia con “Felicità”. Allora, lei e Al Bano erano ancora una coppia da rotocalchi, che faceva invidia a chiunque. Non dimentichiamo neanche Claudia Koll con il lungo abito bianco, seducente e scintillante indossato come valletta a Sanremo 1995, l’abito cioccolato di Elisabetta Canalis, valletta nel 2012, quello in pizzo rosso di Bianca Balti nel 2013 o quello dorato e assolutamente sensuale di Lola Ponce nel 2008.
Dorata e indimenticabile fu anche Anna Oxa, una vera “trasgressiva” in fatto di costumi, che nel 1994 indossò un abito stretto, fasciante e d’oro. Deliziosa e ineccepibile anche Laetitia Casta nel 2000, con un lungo abito rosso ciliegia, mentre chi ha più memoria storica ricorda gli anni ’50 di balze, pizzi e fiocchi dove spiccava una Nilla Pizzi assolutamente raffinata in bianco, mentre Milva nel 1962 si esibì con un elegantissimo abito sempre bianco formato da una gonna liscia e un corpino delicato, dello stesso colore, con la trama di piccoli fiori in rilievo.
Non possiamo esimerci però neanche dal racconto dei look peggiori che sono apparsi tra i fiori dell’Ariston. Tra i primi posti c’è Marcella Bella, che nel 2005 ha pensato di imprimere sul look total black all’altezza del lato B la scritta “Uomo bastardo”: decisamente troppo trash. Eccessiva e coloratissima è stata anche Antonella Clerici, che ha accompagnato Paolo Bonolis nel 2005: le forme “a meringa” dei vestiti della valletta hanno fatto discutere e ridere l’Italia e la presentatrice non è stata annoverata di certo tra le meglio vestite di Sanremo: uno su tutti? L’imbarazzante abito con gonna tricolore o quello rosa ciclamin con la gonna immensa e coperta di ingombranti petali.
Non scherza neanche Anna Oxa: sempre grande sperimentatrice, ma quando arriva al perizoma in vista nel 1994 esagera. Oppure Sabrina Salerno, che in coppia con Jo Squillo vuole dimostrare che nelle donne “oltre alle gonne c’è di più” ma lo fa presentandosi in lingerie o quasi. E Arisa? L’estrosa e controcorrente Rosalba Pippa non ne sbaglia una in fatto di “inadeguatezza”, dal completo maschile del 2009 con i pantaloni a vita alta e gli occhiali da Charlie Chaplin all’enigmatico abito rosso del 2015 (quando partecipò come valletta) che ha portato l’interrogativo per tutta la serata: porta o no il reggiseno?
Tra tutti, prescindendo da well dressed e bucce di banana, sono due i look più discussi della storia di Sanremo: la chitarra-look di Lorella Cuccarini, che apparve coperta solo dallo strumento completamente bianco e l’outfit farfallina di Belen Rodriguez, che nel 2012 si presentò con uno spacco così esagerato da rivelare a tutti l’insolito tatuaggio che la showgirl aveva sulle parti intime.
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