Amore e cibo vanno di pari passo, questo quanto è successo ad Alfredo e Ines. Era il 1907 quando Ines in dolce attesa, come tutte le donne incinte desiderava appagare quel desiderio di zuccheri, pasta, qualcosa per far passare quella sensazione di fame ma che allo stesso tempo fosse nutriente e sano. Alfredo fece di più, con ingredienti semplici e genuini come le uova e la farina creò le sue tagliatelle. L’impasto accarezzato e steso con amore diventò una sfoglia sottile, totalmente fatta a mano, tagliata cotta e mantecata burro e parmigiano. Il resto è storia fino ai giorni nostri passando per la Dolce Vita le tagliatelle di Alfredo alla scrofa sono oggi un mito che ha superato i confini italiani.
Ancora l’amore è il trait d’union tra Italia e America quando nel 1920 due divi di Hollywood, Douglas Fairbanks e Mary Pickford, in luna di miele a Roma cenano una sera nel ristorante Alfredo alla Scrofa di Via della Scrofa, in pieno centro di Roma. Un amore a primo assaggio, preparato con estrema semplicità ma dal gusto unico e genuino. Le tagliatelle conquistano subito i giovani sposi tanto che al loro rientro in America spediscono ad Alfredo in regalo una coppia di posate d’oro, forchetta e cucchiaio, con la loro dedica. È proprio da quell’evento che in giro per il mondo si comincia a parlare di Alfredo, del suo ristorante nel centro di Roma che diventa la calamita per i divi, tutti sono passati di qui, attori, registi e personaggi del cinema del panorama internazionale.
Si narra che Tony Curtis, vestito da cameriere, si divertiva a servire ai tavoli, Ava Gardner e Walter Chiari venivano per il loro tavolo segreto, oppure Brigitte Bardot nell’uscire veniva assalita dai flash di mille obiettivi, come testimonia una delle foto della Sala Hollywood. Da questa fama Alfredo apre a New York, un ponte Italia America. Nasce il National Fettuccine Alfredo Day, un giorno dove tutti sono invitati a gustare , provare e riprovare ad assaporare le famose fettuccine. A continuare la tradizione oggi ci sono Veronica Salvatori e Mario Mozzetti, lo stesso Mario spiega: “Il 7 febbraio vogliamo celebrare le Fettuccine come un simbolo del nostro paese che ha saputo attraversare indenne oltre un secolo di storia, un piatto che hanno gustato i personaggi più importanti del mondo, un piatto per cui gli americani vanno pazzi senza conoscerne neanche le origini.”
La ricetta del successo contempla solo tre ingredienti: la pasta, di una sottigliezza particolare, che richiede un tempo di cottura inferiore ai 30 secondi, il burro fresco e il parmigiano. Dal 1907 ad oggi la pasta viene servita in tavola dal “mantecatore” che, amalgamando con un gesto abile le fettuccine con la salsa, realizza il “miracolo” delle Fettuccine Alfredo.
Entrare nel ristorante non è solo mangiare ma respirare gli anni della dolce vita Romana, l’eleganza delle donne di allora e vedere da vicino i miti della storia del cinema, alle pareti foto con dediche dei più famosi di allora, star internazionali. Qualche nomecome Salvador Dalì, Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Federico Leopoldo Principe di Prussia, oppure il Gaetano Borbone principe di Parma che firma la dedica “Alfredo l’imperatore delle fettuccine” nella piccola e intima Sala dei Reali.
Nel tempio del mangiar bene è bello perdersi e ammirare le foto di Frank Sinatra, Sophia Loren, Jimi Hendrix, Bridgitte Bardot, Tony Curtis, Gina Lollobrigida, Marcello Mastroianni e tantissimi altri. Anche quest’anno il 7 febbraio 2017 è stato festeggiato National Fettuccine Alfredo Day, i numeri parlano chiaro: 500 le presenze tra celebrità e storici clienti, 50 i kg di fettuccine preparate con un’intera forma di Parmigiano Reggiano e 25kg di burro.
Tra gli invitati Fausto Bertinotti con la moglie Lella, Scialpi, attori come Eduardo Purgatori e Yari Gugliucci, Roberta De Matthaeis, e molti giornalisti tra cui Paolo Di Giannantonio, Clemente Mimun, Andrea Vianello, Michele Plastino e Daniel Della Seta.
Alla festa delle fettuccine grande degustazione di salumi e formaggi, Parmigiano Reggiano D.O.P., Burro Beppino Occelli, Formaggeria Francesco Loreti, Fattoria I Veroni di Lorenzo Mariani. Accompagnavano la degustazione Roverè della Luna, Birradamare, Amacardo, MondiCaffè, Enoteca Bernabei e Martini.
Photo Credits Alfredo alla Scrofa