Una delle truccatrici più affermate nel panorama nazionale è senza dubbio Franca Ferrari, che grazie alla sua maestria e al suo talento, è riuscita a dare fascino e luce al volto delle attrici più belle e sensuali di sempre. La make-up artist, nonostante l’esperienza trentennale nel mondo dello spettacolo, non è abituata a stare al centro dell’attenzione. Preferisce ascoltare, capire, accontentare le donne trasformandole in principesse con tocchi delicati di trucco e pennello. Abbiamo avuto l’onore di incontrare Franca nella sua abitazione romana e ci ha raccontato del suo lavoro, dei suoi innumerevoli successi e della sua grande passione per il mondo dello spettacolo.
Com’è nata la passione per il make-up?
All’età di 12 anni avevo già intenzione di fare questo lavoro. Mi piaceva molto disegnare dei volti sui miei quaderni e sulla mia agenda, e questo mi ha portato ad avere un primo approccio con il mondo dell’estetica. Successivamente, a 18 anni, ho preso una piccola valigetta e l’ho riempita di trucchi, pennelli e spugnette e dicevo a tutti di essere una truccatrice, pur non avendo fatto nessuna scuola. Poi ho avuto la fortuna di iniziare a lavorare giovanissima, diventando la prima assistente di Claudio Noto. Da lì è iniziato il mio sogno.
Avevi altri sogni nel cassetto?
No, quello di fare la truccatrice è sempre stato il mio unico sogno. Infatti pur avendo lavorato in Rai per diversi periodi in redazione, ciò che realmente mi affascinava era la sala trucco. Ricordo che andavo spesso in via Teulada a vedere i truccatori all’opera. Ero ammaliata da quel mondo e volevo a tutti i costi farne parte.
E da lì quali sono state le tappe successive più significative della tua carriera?
Qualche anno dopo, a soli 23 anni, tramite la rivista di fotoromanzi “Grand Hotel” sono stata a Los Angeles e in Argentina, e ho truccato star internazionali tra cui gli attori di “Beautiful”. È stata un’esperienza strepitosa, per me è stato un sogno che si è realizzato. Adesso mi sto occupando principalmente di televisione: sto seguendo e ho seguito tutti i programmi di Paolo Bonolis, tra cui “Avanti un altro” e “Music”.
Paolo Bonolis è uno dei conduttori più amati e richiesti dallo show italiano, conosciuto per la sua incontenibile simpatia: qual è il suo carattere dietro la macchina da presa?
È una persona gentilissima e carinissima e ci fa fare un sacco di risate anche dietro le quinte.
Qual è stato il tuo primo lavoro?
Un servizio fotografico per Vogue: ero molto agitata e ricordo che avevo soltanto poche cose nel beauty. Mi mandò lo stesso Claudio Noto a fare questo lavoro; riguardava un trucco ispirato al teatro Kabuki. Avevo molta paura ma il risultato è stato meraviglioso: con poche cose sono riuscita a fare un lavoro bellissimo e ho ricevuto i complimenti sia dal fotografo che dallo stesso Claudio.
E il secondo?
Il mio secondo lavoro importante è stato per il teatro Sistina, per lo spettacolo “Il cavallino bianco”, realizzato a scopo benefico. Ho avuto l’onore di truccare personaggi dell’alta aristocrazia e questo mi ha portato a diventare la truccatrice personale di Marta Marzotto per tanti anni, fino alla sua morte. Poi ho lavorato anche come make-up artist nell’alta moda, con Jean Paul Gaultier, Armani, Valentino e Versace, e ho seguito alcune edizioni di “Donna sotto le stelle” in Piazza di Spagna.
Che significa per te essere un make-up artist?
Per me è vita. La mia missione è quella di tirar fuori, dare luce e animare il volto di ogni donna. Truccare significa far emergere il lato migliore della personalità e della bellezza di ognuna facendola sentire protagonista della propria vita.
Quali linee segui per creare un look?
Vedo un po’ le tendenze del momento, anche se la moda la fa proprio la persona. Non esiste un trucco standard, ma ogni donna, grazie al suo carattere, è in grado di creare qualcosa di diverso. A volte mi capita di truccare donne che sono acqua e sapone, quindi mi devo basare su quel tipo di personalità; invece se trovo una donna un po’ più aggressiva, allora posso permettermi di osare di più. Il trucco deve essere personalizzato, deve tirar fuori la bellezza di ognuna, deve donarle armonia, eleganza e una nuova luce negli occhi.
Fra i personaggi con i quali hai avuto occasione di lavorare chi ti ricordi con più piacere?
Sono tantissime. Ricordo con molto piacere Claudia Gerini, Ilary Blasi, Sonia Bruganelli, Barbara Chiappini, Vittoria Belvedere, Cosima Coppola, Mary Patti, Francesca Chillemi.
Dal tuo punto di vista, quale attrice è migliorata nel tempo sia professionalmente che esteticamente?
Senza dubbio Serena Autieri. L’ho conosciuta in occasione di un fotoromanzo e le dissi: “Tu farai molta strada”. In genere ho sempre portato molta fortuna alle attrici, infatti la scelsero per fare Stranamore e da lì ha iniziato la sua brillante carriera.
Qual è stato il momento più emozionante del tuo percorso?
Sanremo 2009 condotto da Paolo Bonolis. Io ero la sua truccatrice. Per me è stata un’esperienza fortissima. Avevo un’adrenalina pazzesca, quel palco mi ha dato un’emozione incredibile. E poi è stato uno dei Sanremo più famosi e più importanti di sempre. Bonolis è riuscito a rivoluzionarlo.
Le richieste più bizzarre che hai ricevuto dalle star del mondo dello spettacolo…
Devo dire che non ho avuto attrici molto capricciose, sono stata abbastanza fortunata, non ho mai ricevuto richieste bizzarre.
Gli errori più comuni che si commettono davanti allo specchio…
La donna tende a truccarsi sempre allo stesso modo, non osa mai. E anche se a volte le si danno dei consigli, non riesce a cambiare. È necessario essere truccata per molto tempo da una professionista per carpire e fare propri i trucchi del mestiere.
Parliamo del mondo giovanile. Cosa pensi dei tutorial e dei contouring eccessivi?
Il contouring è la base del trucco, in realtà sono semplicemente dei chiaro-scuri che adesso chiamano in questo modo perché fa più scena. Al giorno d’oggi si è un po’ persa la segretezza del truccatore che una volta era molto geloso del suo mestiere. Ora invece c’è tanta concorrenza ma poche eccellenze. Tra le eccellenze voglio ricordare Manlio Rocchetti, scomparso da poco.
Quali sono gli accessori che non devono mai mancare nella borsa di una donna?
Rossetto rosso e mascara. Il rossetto rosso è adatto per tutte le carnagioni e le tipologie di labbra. Ricordo che una volta lo applicai su Beatrice Borromeo, era pazzesca. Non era solita utilizzarlo, ma da quel momento lo indossa spesso. Mentre, per valorizzare l’occhio, è consigliabile l’uso di un mascara sia volumizzante che allungante.
Consigli utili ad una donna di mezza età…
Deve iniziare ad adottare la tecnica del “tutto su”, mandando l’occhio e lo zigomo un po’ più in alto. Non bisogna esagerare troppo con il trucco e non è consigliabile l’utilizzo di ombretti perlati.
Prima di mettere il fondotinta cosa bisognerebbe applicare sul viso?
Innanzitutto una crema idratante, al mattino, prima di passare il fondotinta. Per la lunga tenuta è necessario fissarlo con della cipria in polvere.
Un progetto che non hai mai fatto ma che ti piacerebbe fare?
Mi piacerebbe ritornare a Los Angeles ed occuparmi di effetti speciali. Mai dire mai nella vita…
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