Da un mese a Roma ha aperto un risto-salotto, in piazza Cardelli, in pieno centro città, di una location in perfetto stile newyorkese. Il patron Clemente Quaglia, già esperto nel settore della ristorazione poiché proprietario di “Clemente alla Maddalena “da oltre 20 anni, lo ha concepito ispirandosi ad una donna di gran classe, raffinata e insuperabile icona di savoir fare: sua madre Clotilde.
Il salotto di Clotilde, così battezzato da Clemente, vuole essere un posto dove sentirsi a casa anche ” fuori casa “. Gli ambienti curati dall’architetto Danilo Maglio, interior designer romano di nascita ma con esperienze oltreoceano, sposano con grande equilibrio lo stile della struttura lasciando, ad esempio, a vista le volte a botte. Tutto è curato nei minimi particolari proprio come in una casa, dagli arredi all’illuminazione dal design anni ’50 e ’60, dai tessuti delle tovaglie ai bicchieri di cristallo e per finire alle opere d’arte della Galleria d’arte Arturarte Contemporanea. I Tavoli sono di diverse tipologie, tondi da 8 persone per una cena dove parlare e guardare in viso tutti i commensali, oppure quadrati da 2 per cene più intime, per le sedute comode poltroncine in velluto giallo oro e azzurre che creano il contrasto con i divanetti in pelle blu. In un’atmosfera pacata e tranquilla la scelta di Clotilde è mossa ad accogliere i propri ospiti e farli sentire a casa. I bellissimi bicchieri di cristallo a calice intarsiati ricordano quelli delle cristalliere delle nonne, i quadri con lo skyline di New York reinterpretato con le grattugie da formaggio di Ikea, qui stile tradizione e innovazione si fondono insieme.
Ad una panoramica del locale l’occhio cade anche sul bellissimo bancone del bar in stile industial con alle spalla la grande finestra sulla strada, gli sgabelli ricoperti in velluto giallo comodissimi, e una menzione particolare al bagno delle donne, accogliente e comodo come quello di un hotel a 5 stelle.
La cucina di Clotilde è affidata allo chef Giorgio Baldari e alla sua brigata, oggi quarantenne, che a solo 21 anni diventa chef e viene definito dalla Guida l’Espresso “enfant prodige”. Sostenitore del buono, pulito e giusto di SlowFood ha pensato per Clotilde un menu semplice ma di grande suggestione con ampio impiego di materie prime del territorio laziale, mentre il coordinamento del giovanissimo staff in sala è affidato alla grande professionalità di Paolo Falchi.
Un viaggio nei sapori attraverso le materie prime di eccellenza locali, le carni sono fornite dalla macelleria Angelo Feroci, la pasta fresca dal pastificio Mauro Secondi, il pesce da Emiliano Attanasio, i pomodori sono di Travaglini, i tartufi di Savini e il riso è di Zaccaria.
Clotilde: la mamma in salotto!
Consigli dal Menú:
Antipasti:
Tre polpette di una volta: di manzo al pomodoro, di vitello alla picchiapó
Primi:
Cannellone ripieno di manzo con fonduta di parmiggiano reggiano e tartufo.
Secondi:
Polpo alla griglia con peperonecruscoe patate all’olio di frantoio
Dolci:
Torta al gorgonzola con composta di pere e noci.
Dal pranzo all’apertivo e fino a tarda notte l’accoglienza in stile glamour al salotto di Clotilde è il luogo ideale per trascorrere lunghe serate romantiche o in compagnia di amici sempre all’insegna del bello, piacevole e gustoso.
Photo Credits Clotilde, Sofia Petti
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