Jeremy Meeks, il detenuto più sexy del mondo in passerella per Philip Plein

Jeremy Meeks, conosciuto come il detenuto più bello del mondo, ha sfilato in passerella durante la Fashion Week milanese dedicata alla moda uomo, per lo stilista Philip Plein

Jeremy Meeks è conosciuto come “l’ex detenuto più sexy del mondo”. L’uomo era diventato già famoso grazie alla sua foto segnaletica; arrestato nel 2014 per detenzione illegale di armi da fuoco, era stati rinominato sul web come il detenuto più sexy del mondo. Una volta scontata la sua pena, nel 2016, per Meeks è iniziata la vita sotto le luci della ribalta; il giovane trentaduenne ha iniziato a postare numerosi scatti su Instagram e in poco tempo è stato contattato da un’importante agenzia di moda e grazie alla sua pelle mulatta, i suoi intensi occhi blu, le labbra carnose e il viso spigoloso è diventato un modello di successo super pagato e ha conquistato il pubblico (femminile) internazionale. La vita di Jeremy fuori dal carcere è parecchio cambiata; case di lusso, auto sportive e hotel a 5 stelle in giro per il mondo. 

Il modello ha sfilato per lo stilista Philip Plein, che per la primavera-estate 2018 ha presentato a Milano una collezione ispirata al film cult Grease,  in occasione della Fashion Week dedicata alla moda uomo; non era la prima volta per Meeks sulle passerelle di Philip Plein, lo stilista tedesco dal mood rock. Tutti gli occhi erano puntati su di lui; l’indossatore bello e dannato aveva già infuocato la croisette di Cannes 2017, partecipando al party organizzato da amfAR.

Numerosi gli ingaggi dell’uomo, dalle campagne pubblicitarie alle passerelle, su Instagram è seguito da ben un milione di follower. Per tutte le fan che se lo stessero chiedendo, il modello dal passato dietro le sbarre, è legatissimo alla moglie Melissa, madre dei suoi due figli. In passerella insieme a Jeremy, c’erano la modella Winnie Harlow, famosa per la sua incredibile bellezza nonostante la vitiligine e il figlio della super top model deggli anni ’90 Cindy Crawford, Presley Gerber.

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