Food

Acquolina arriva al Top del The First Luxory Art Hotel e diventa AcquaRoof

È di qualche giorno fa precisamente il 10 maggio il battesimo di AcquaRoof, il nuovissimo ristorante di Acquolina, che arriva in centro a Roma al The First Art Hotel con 2 locations diverse, ma con la garanzia per entrambe della supervisione dello Chef Angelo Troiani. Entrando nell’hotel al piano terra il classico Acquolina, ma con un design nuovo degli arredi, dai colori bianco e nero e una grande cantina a vista come una grande finestra sul modo del buon bere.

Ospitalità a cinque stelle, cortesia e professionalità e in cucina chef Alessandro Narducci, soltanto ventisettenne, ma a lui il pieno titolo della stella Michelin nel 2016. È lui che comanda la brigata sia di Acquolina che di AcquaRoof. Il senso di poter avere due ristoranti con lo stesso chef nella stessa location? Semplice, poterci ritornare e avere offerte differenti e situazioni diverse, occasioni speciali o una semplice cena sotto le stesse, trait d’union la buona cucina e la cortesia, a coordinare il tutto Andrea la Caita dalla provata esperienza con Heinz Beck.

Location

Al sesto piano del The First, uscendo dall’ascensore si apre la vista a 360 gradi sulla Città Eterna, come essere avvolti dai tetti rossi di Roma, si vedono Trinità dei Monti, Piazza del Popolo, l’Accademia di Francia, Villa Miani sulla collina di Monte Mario, le cupole delle chiese Via del Corso, tutto è spettacolo, dalle ore del tramonto fino a notte, il paesaggio resta lo stesso ma si veste delle ombre e delle sfumature del buio e delle luci che fanno capolino dalle finestre e creano un’atmosfera misteriosa, affascinante. La location AcquaRoof ha uno stile di giardino italiano, palloncini di siepi sul perimetro della terrazza, ma con un particolare mediterraneo nella scelta delle spalliere di alberi di limone, il rincosperno e le petunie fuxia bianche e viola con le lanterne di candele bianche arricchiscono il corridoio che congiunge le due terrazze, in questa posizione tavoli alti con sgabelli per l’aperitivo con vista. La luce molto soffusa su tutta l’estensione del roof è rotta dalla luminosità delle lampade sparse sui laterali e dalla luce che proviene dal bancone del bar costruito in resina effetto marmo beje con venature gialle.

Salottini con cuscini bianchi e grigi che si alternano alle sedute dei tavoli nere traforate. Il pavimento in parquet effetto barca è coperto da tappeti, per la felicità dei tacchi delle donne! Un dolce venticello e un freschino si avverte nella serata, sarebbe opportuno avere un coprispalle sulla mise delle donne, altrimenti niente paura, in soccorso a chi non ci ha pensato il locale offre dei plaid bianchi e grigi in tono con la cuscineria dei divani.

Il tetto di vetro a forma di piramide che separa le due terrazze alterna colori diversi e veste di luce l’atmosfera intima. La musica francese di Edith Piaf con “La Vie en Rose” e le note di un avvincente tango vi faranno compagnia durante la serata. Uno stile ancora sotto la lente ingrandimento del General Manager per migliorare il confort e l’atmosfera di Acquaroof, la veloce apertura appena 5 giorni per organizzare dalla consegna della passata gestione hanno fatto si che si è partiti con ciò che si era “ereditato”. Il 16 giugno, data dell’apertura ha significato una nuova vita per il roofgarden del The First Art Hotel, nuove soluzioni sono in atto per migliorare un’illuminazione che renda visibile i piatti in tavola, così da poter apprezzare l’aspetto anche estetico, ma che al tempo stesso sia soffusa per poter godere al meglio il panorama, un sistema di diffusione musicale studiato per rendere la sonorità delle casse omogenea per tutta la superficie della terrazza, al momento risulta provenire da una sola cassa acustica e ciò non favorisce la conversazione del tavolo prossimo alla cassa, un nuovissimo e tecnologico sistema di copertura così da poter godere della terrazza 4 stagioni infine una copertura tappeto nuovo per la pavimentazione con un colore che resta ancora una sorpresa. Chi è stato ospite del ristorante prima dell’apertura di Troiani verrà sorpreso positivamente dal nuovo assetto. Un divenire continuo per rendere piacevole e confortevole agli ospiti la terrazza salotto dell’ Acquaroof.

Mise en place

Minimal e lineare si presenta la tavola di Acquaroof, dominanti sono i contrasti bianco e acciaio. Tovagliette in metallo a forma di goccia che richiamano gli antipasti del menu’ che sono stati ribattezzati “gocce” e posate semplici dai tratti lisci si contrappongono al bianco del tavolo e del tovagliolo in fibra di cotone. Nella scelta dei piatti colore a tutta forza, ciotole dalle linee fusion con disegni orientali, i colori rosso, turchese, giallo, molto divertenti usati in contrasto tra di loro, assolutamente originale il piatto a forma di “pezzetto di Puzzle” in ceramica bianca effetto vetro spaccato! Non manca il piatto lavagna quadrato e il delicato vassoietto di bambu’. La tavola nel suo insieme si presenta con uno style un po’ confuso, ma colorato Bicchieri adatti alla mescita dei vini.

Aperitivo

Dalle 18.00 alle 24.00 è possibile prendere un’ aperivo o un drink dalla carta dei cocktail o quella dei vini, oppure fare una richiesta personalizzata al barman Luca Moroni che crea dei distillati personalmente per poter accontentare le richieste più differenti, la sua proposta è mediterranea, multisensoriale e innovativa. La preferenza è per i cocktail dal retrogusto amaro, ma per un pubblico femminile può mixare degli estratti come quello alla rosa canina per rendere il sapore più morbido e dolce e vellutato. Ad accompagnare il drink le piccole ‘gocce’ di Acquaroof. Offerta agli ospiti anche la possibilità di richiedere delle insalate o dei plateau di crostacei e molluschi o delle ostriche al ghiaccio.

Menù

Dalle 19.30 alle 24.00 è a disposizione il Menù da bistrot, fresco e colorato ha una piccola proposta di piatti semplici ma vari tra loro, adatti alla stagionalità della terrazza. Si comincia con le “gocce” che nel nuovo menu’ sono circa 25 tra proposte di pesce e carne poi main course e alla fine i dolci.

È possibile avere un menù degustazione, light dinner, ma solo se ordinato con per tutto il tavolo.

Qualche suggerimento:

Polpo dal 2008 Arrosto

Ricciola e puttanesca scottadito

Baccalà e Aioli

Mazzancolla in crosta di capelli d’angelo

Cannolo di pane e pescato del giorno

4 proposte di tagliolini

Dalla Brace:

Seppia Sporca

Salmone selvaggio

Dolcetto

Panna cotta alla fava di Tonka, ananas e cioccolato tostato

Cheescake rivisitata al mango

Photo Credits Sofia Petti

Sofia Petti

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Sofia Petti

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