Che caratteristiche deve avere un poncho impermeabile? Con quali materiali è realizzato e come viene utilizzato? Ecco tutte le informazioni.
Abbiamo già parlato del poncho come capo trendy, maschile e femminile, da non distinguere dalla mantella. Il poncho, nato come capo street in America Latina, si presta a molteplici usi tra cui il riparo impermeabile dalla pioggia. I vantaggi del poncho impermeabile sono tantissimi (qualcuno lo confonde con il classico k-way): praticità, protezione, comodità, riparo dall’acqua, facilità di trasporto (può essere piegato e messo nella borsa). I migliori possono anche coprire e tutelare lo zaino, in modo da limitare il più possibile le zone esposte alle gocce di pioggia. Di certo un poncho può salvare non la vita, ma quasi, durante un’escursione di trekking in montagna. Andiamo adesso a vedere i materiali da cui i poncho impermeabili sono costituiti.
I materiali del poncho impermeabile
I poncho impermeabili, che come i classici poncho si infilano tramite il buco della testa, sono di goretex, in tela cerata, nylon o Cloruro di polivinile. I poncho sono realizzati anche in tela gommata, in gabardina o tela olona. Le proposte del mercato sono infinite per trovare il poncho perfetto, quello che protegge dalle intemperie senza perdere quel tocco di stile.
I poncho impermeabili più trendy
Ne propone uno l’American Apparel, di vari colori, realizzato in poliuretano impermeabile del New England, una garanzia waterproof. Ferrino propone un poncho in PVC mentre Tomshoo propone un maxi-poncho in poliestere 210D, con elaborazione nastrata alle cuciture, impermeabile e resistente da utilizzare (senza materiali tossici vietati dalla legge). In particolare, questo tipo di poncho propone versioni colorate e fantasiose per i bambini, che indossano mantelli rosa o con i personaggi Disney. Che ne dite dei poncho impermeabili? Uno di loro sarà il vostro prossimo acquisto?
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