Hulu è al lavoro su un documentario sull’iconica bambola della Mattel, Barbie. Ecco cosa sappiamo a riguardo.
È la bambola più famosa (e discussa) dagli anni ’50 e adesso, dopo vari studi, mostre ed evoluzioni, Barbie si sta per trasformare in un documentario. Hulu, la piattaforma di streaming in ascesa che ha firmato la serie della primavera, The Handmaid’s Tale, sta lavorando su un documentario incentrato sulla storia, le origini e l’ascesa della splendida bambola della Mattel. Nata negli anni ’50, Barbie ha attraversato rivoluzioni e sconvolgimenti sociali, soprattutto in parallelo all’ascesa del femminismo e il cambiamento della figura femminile.
Il documentario ragionerà proprio sui processi sociali che hanno portato la bionda icona della Mattel a diventare com’è ora, passando attraverso diverse fasi e diverse professioni: sappiamo che Barbie è stata astronauta, medico, esploratrice, modella, attrice e tante altre cose. A dirigere il documentario sarà la regista Andrea Nevins, che figura anche tra i produttori. Il prodotto vanterà interviste ad alcuni dei professionisti di Mattel, come Gloria Steinem, Roxane Gay o Peggy Orenstein, oltre a documenti storici, testimonianze e reperti sul percorso che ha portato Barbie a essere ciò che è. E dagli anni ’50 la bambola ne ha fatti di cambiamenti: dalla chioma corta e riccia e retrò e il costume da pin-up ha allungato i capelli, che sono lunghi, lisci e biondissimi, ha adattato i lineamenti ai nuovi canoni di bellezza e ha sfoggiato centinaia di vestiti diversi.
Nel frattempo, corre in parallelo un altro progetto sulla vita rosa e fatata di Barbie: la comica americana Amy Schumer stava lavorando su un live-action in chiave comedy ma ha dovuto abbandonare il progetto, forse per impegni concomitanti. Ora Sony sarebbe in trattative per assegnare il ruolo della protagonista (che avrebbe dovuto essere interpretata dalla stessa Schumer) ad Anne Hathaway. Il documentario su Barbie dovrebbe arrivare nel 2018.
LEGGI ANCHE KYLIE JENNER IN VERSIONE BARBIE ROSA E PLATINATA
Photo Credits Twitter