Donald Trump: i segreti dei suoi capelli, che qualcuno chiama “sorpresa toscana”

Negli anni sono stati in molti a esprimersi sul colore di capelli di Donald Trump (oltre che sulla texture). Ora, con il libro di Michael Wolff “Fire and Fury: Inside the Trump White House”, sono stati svelati alcuni segreti.

C’è chi ironizza da anni sul colore di capelli di Trump, chi ha provato a classificarlo e chi ha mappato le variazioni cromatiche nel tempo. Ma il segreto dei capelli del Presidente è rimasto sempre in-svelato, o quasi. La svolta arriva a inizio gennaio, con il discusso libro di Michael Wolff “Fire and Fury: Inside the Trump White House”, che vuole raccontare tutto quello che non avreste mai osato chiedere sul capo degli Stati Uniti e sulla sua famiglia.

Tra i mille capitoli interessanti, non manca quello sul colore di capelli e sulla consistenza di cui tanto si è chiacchierato. Wolff ne ha parlato dal punto di vista di Ivanka, che raccontava spesso agli amici i meccanismi che c’erano dietro la chioma del padre: “Una piazza assolutamente pulita, un’isola contenuta dopo l’intervento chirurgico di riduzione del cuoio capelluto – circondata da un cerchio di capelli pelosi intorno ai lati e davanti, da cui tutte le estremità sono sollevate in alto per incontrarsi al centro e poi spazzate all’indietro e assicurate da uno spray irrigidente”. Sul colore Ivanka stessa ha svelato un divertente particolare: è sempre diverso e mai simile al risultato che si vorrebbe ottenere, perché Trump si stanca di stare in posa. Si alza, si muove e pretende che la tinta sia sciacquata prima del tempo. “Il colore, che lei indicava ironicamente, proveniva da un prodotto chiamato Just for Men: più a lungo rimaneva in posa, più diventava scuro. Ma l’impazienza portò spesso colore dei capelli di Trump a tingersi di biondo-arancione”.

In altre parole, più il Presidente è impaziente nel giorno di posa, più i capelli tendono alla nuance sbiadita che è stata paragonata da qualcuno al pelo delle pantofole stinte, da qualcun altro (come Helen Mirren) a un Aperol Spritz. In realtà i nomignoli per i capelli di Trump si sprecano: qualcuno li ha chiamati golden egg (“uovo dorato”), qualcun altro come Evan Rachel Woods addirittura Sick dog poo, (“cacca di cane malato”). La definizione che colpisce di più è quella di Sarah Silverman ed è “sorpresa toscana”.

CAPELLI TRUMP

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