Il 20 febbraio è iniziata a Milano la settimana della moda. Il 21 è stato il momento di grandi brand come Gucci, Alberta Ferretti e Moschino. Ecco il diario della giornata e un recap di sfilate, passerelle e fashion show.
Milano si è illuminata d’immenso (e d’immensità fashion) con i riflettori puntati e sfavillanti per la settimana della moda, che ha ricevuto il testimone da Londra dopo le prime sfilate di New York. I grandi stilisti, le modelle e le it girl e influencer sono arrivati nel capoluogo lombardo dove, dal 20 febbraio, è di scena l’alta moda. Il 21 febbraio presentava un’agenda ricca di appuntamenti: tra gli stilisti più attesi, non possiamo non citare Gucci, Alberta Ferretti, Moschino mentre Lucio Vanotti, N.21, Annakiki e Angel Chen facevano da complemento alle passerelle più prestigiose. Dopo un’apertura su Moncler, il 20, la mattina del 21 febbraio è stata sotto il segno di Gucci.
Gucci ha voluto strabiliare e ha strabiliato, collocando la propria catwalk in una sala operatoria con lettini, teli verde-clinica, pareti lucide e corridoi asettici. Gucci ha incendiato l’attenzione con giochi particolari come le illusioni ottiche o il mitico effetto Droste di modelli e modelle che tenevano in mano teste che riproducevano in piccolo sé stessi, con un’immagine di sdoppiamento psyco-horror. Lucidi e asettici sono stati anche gli outfit disegnati da Alessandro Michele, dove fiori, pizzi, lustrini, tartan, velluto e volant si sono mescolati con taglio futuristico. Qualcuno indossava passamontagna, altri cappucci, altri loghi mescolati come Paramount, NY o simboli di draghi.
Alberta Ferretti ha sfilato a Palazzo Donizetti presentando le varie Gigi e Bella Hadid, Maria Vittoria Ceretti e Kaia Gerber intente a incarnare la donna sofisticata, posh e sempre elegante. Il nero ha predominato nella collezione Autunno Inverno della stilista romagnola, che ha spaziato tra piume, volumetrie anni ’90, lustrini, scollature ma anche topless velati, outfit metallici e metallizzati, bordature e bardature dorate e argentate, come un omaggio alla gloriosa disco music anni ’80.
La sfilata Moschino è stata un trionfo di bon-ton e spettacolari echi retrò. Le modelle hanno sfilato facendo rivivere l’epoca magica di Jackie O. e delle first lady classy della Casa Bianca. Tailleur arancio, turchesi, celesti o verdi hanno calcato la passerella in abbinamento a cappellini e décolleté dai cinturini e tacchi midi. Non sono mancati rimandi metallici, echi naif, simboli pop e trame sgargianti com’è proprio delle visionarie creazioni di Jeremy Scott. A sfilare in prima linea le Hadid, Kaia Gerber e modelle dalla pelle blu puffo o giallo zafferano. Tra gli accessori, oltre ai cappellini, sono spuntate le leziose microbag.
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