Milano Fashion Week Diary: le sfilate di Giorgio Armani, Missoni, Ermanno Scervino

Il 24 febbraio a Milano è stata un’altra giornata intensa e ricca di sfilate. Ecco un recap sulle catwalk che hanno visto succedersi il grande Giorgio Armani, Ermanno Scervino, Missoni e tanti altri.

La Milano Fashion Week 2018 prosegue con i riflettori puntati sulle passerelle. Abbiamo visto diversi trend, stili, modelle, passerelle nei giorni scorsi che hanno presentato un’infinita varietà di tendenze, dalle teste mozzate e outfit estrosi di Gucci all’eleganza calibrata di Fendi, Blumarine e Alberta Ferretti passando da Versace, Moschino, Krizia e tanti altri. Il 24 febbraio è stato il turno di una nuova girandola di sfilate, da Giorgio Armani ad Alberto Zambelli, da Ermanno Scervino a Missoni.

GIORGIO ARMANI

La sua era tra le sfilate più attese. King Giorgio non ha deluso le aspettative e ha regalato una nuova collezione coerente con il suo stile sobrio, chic ed elegante. Non è mancata neanche una frecciatina, che lo stilista ha lanciato contro Gucci e il collega Alessandro Michele: “Non ci sto con le teste mozzate. Io faccio la mia moda, senza volere a tutti i costi strafare con un’emotività facile”. La linea ha rispecchiato le dichiarazioni di Armani: abbiamo visto sfilare capispalla neri, beige, camel, grigi, con taglio elegante e texture raffinata. Armani ha inserito anche un tocco di lilla anni ’90, il rosso e il blu elettrico, ma è stato il nero, impreziosito da lavorazioni particolari, colli di pelliccia e bottoni ricercati, a dominare la collezione. Sul finale Armani ha rivisitato il tailleur classico in termini luccicanti, utilizzando proprio il tradizionale doppiopetto. Tra le star presenti c’era anche Michelle Hunziker, che a Sanremo ha indossato i capolavori Armani.

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ERMANNO SCERVINO

Ermanno Scervino ha recuperato il trend delle ruche anche creative, voluminose e fantasiose, innestate su colori tenui, trasparenze, pizzi e sensualità raffinate e calibrate. Non sono mancati cashmere, tulle, ricami delicati. Ecco le dichiarazioni del designer, che ha sfilato a Palazzo Serbelloni: “Si tratta di una collezione complessa, nella quale emerge l’italianità e la nostra magia nel saper fare che si ha in Italia e da nessuna altra parte del mondo. La mia donna è una mamma che guarda la figlia, con gli occhi della figlia. Qui, c’è tutto: la giovane che è più preparata agli eventi e la mamma più tradizionalista”.

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MISSONI

È seguito poi Missoni, che ha utilizzato le proprie classiche geometrie e composizioni di colori per restituire forme allo stesso tempo tradizionali e futuristiche, outfit convessi, fantasie nel proprio stile, jumpsuit, completi coordinati, trame patchwork, animalier rivisitati, pantaloni e giacche dal taglio regolare.

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STYLOSOPHY BY LORENZO SERAFINI

Chiude Philosphy by Lorenzo Serafini, che decide di puntare tutto sulle trasparente e i puntini luccicanti, oltre che sui colletti inamidati in stile vittoriano. Non mancano nastri e fiocchi, a comporre uno stile chic, bon-ton ma assolutamente seducente.

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