Oscar Fashion Police: sul red carpet la tavolozza di un pittore ubriaco

Le star sul tappeto rosso della novantesima edizione degli Academy Awards hanno osato tinte sgargianti, che, oltre a non aver donato a tutte, hanno fatto venire il mal di stomaco a chi era abituato alle sobrie nuance dei grandi stilisti italiani. Tra viola acceso, arancione, giallo becco d’oca, fucsia, turchese e multicolor, più che da uno stylist sembravano vestite da un pittore ubriaco deciso a spremere sulla tela tutti i colori della sua tavolozza. Chi è la peggio vestita degli Oscar 2018? C’è solo l’imbarazzo della scelta.

Va bene che, dopo il nero dei Golden Globes, le dive di Hollywood erano in astinenza colore, ma così sono andate in overdose. Vederle tutte insieme è stato come guardare attraverso il buchino di un caleidoscopio, tra tonalità squillanti, ricami d’oro e d’argento come se piovesse, balze e volant, scollature abissali e paillettes. Persino la divina Salma Hayek si è presentata come mai nella sua esistenza. Ecco, nel lungo tappeto rosso della vita professionale dell’attrice messicana, gli ultimi Oscar l’hanno vista come la “peggio vestita” di sempre. Lei, che con quel fisico perfettamente proporzionato può indossare davvero quel che vuole, che deve solo chiamare uno stilista e farsi mandare il vestito che le piace di più, ha scelto un abito tutto balze, tutto collane, tutto lilla, tutto troppo. Eppure era un Gucci! Sui social sono fioccate le battute: cos’è, una tenda vittoriana? Un albero di Natale? La regina di Saba?

Non è l’unica celebrità che ha lasciato perplessi anche i più ben disposti alle novità “modaiole”. Che dire della candidata Greta Gerwig? Non è certamente una bomba sexy: allora perché indossare un abito sottoveste di un giallo che più giallo non si può, per di più ricoperto di paillettes e pietre dorate? Un capo Rodarte che è sembrato fare a pugni con la sua personalità, oltre che con la tonalità della pelle e l’acconciatura. E Saoirse Ronan, candidata anche lei, voleva emulare la Gwyneth Paltrow al suo primo Oscar con il Calvin Klein rosa confetto? Peccato che su di lei sembrasse informe, visto che il suo “davanzale” non è abbastanza fornito, e non sarebbe un problema, per sostenere un corpetto senza spalline. Perché poi mettere un fiocco tanto civettuolo su un’attrice dai lineamenti così meravigliosamente giovanili? Più che la principessa Paltrow è sembrata una bimba alle prese con il suo primo abito da sera.

La cantante e cantautrice Andra Day ha messo d’accordo tutti: il suo bellissimo Zac Posen tralci di fiori, con corpetto, maniche a sbuffo e gonna a doppio palloncino, forse più bello su un manichino che indossato da questa bellezza americana, le ha fruttato il titolo di “Regina Maria Antonietta” di San Diego, in riferimento alla città natale dell’artista. In effetti il capo è molto bello, ma indosso a lei non la valorizza affatto.

Anche Ashley Judd, in Badgley Mischka, non ha convinto. Stavolta però non c’entrava il modello, bellissimo e principesco, soprattutto calzante come un guanto, il colore, un viola molto acceso, o i gioielli di Bulgari, che non hanno bisogno di presentazioni. La colpa è stata degli zigomi: turgidi e tirati a lucido come appena “gonfiati” da punturine di acido ialuronico. Certo, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

Più fata turchina scollacciata che divina sul red carpet è apparsa Betty Gabriel in Tony Ward Couture vestita: un abito difficile, molto carico, probabilmente ci voleva una silhouette più androgina e un’acconciatura raccolta. Così si riesce solo a focalizzare lo sguardo sul decolletè profondo come la Fossa delle Marianne e la coda da oceano in tempesta.

Al secondo posto nella categoria “fate turchine”, Kelly Marie Tran in Jenny Packham. L’azzurro fa subito fatina, se si sceglie poi la gonna di tulle a strati e il corpetto aderente con cristalli, manca solo cappello a punta e bacchetta magica per completare il quadretto. Persino l’indimenticabile Anna Marchesini nella parodia della “fata turchina” di Pinocchio è sembrata più elegante di lei. (Pija la bacchetta, tocca la tetta, bidibi bodibi bu).

In genere si dice “dulcis in fundo”, ma l’ultima star a meritare l’ingresso tra le “peggio vestite” non ha nulla di dolce, almeno in apparenza. Casomai sembra la visione di un figlio dei fiori in preda all’Lsd. Whoopi Goldberg ha scelto un abito con gonna a meringa di Christian Siriano. Di che colore? Boh! Un po’ blu, un po’ viola, un po’ verde, un po’ giallo. Le dona? No. E’ il suo stile? No. Ci si sente a suo agio? Non sembra. E allora perché non scegliere il classico abito nero? Noioso sì, ma almeno non un pugno in un occhio.

Photo credits: JustJared,

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