Una modella PETA seminuda, giovedì 26 aprile 2018, ha deciso di stendersi fuori al negozio Prada in via Montenapoleone a Milano per manifestare tutto il suo malcontento e disprezzo verso la “scelta politica” della casa di moda.
“People for the Ethical Treatment of Animals “(PETA) è un’organizzazione no-profit a sostegno dei diritti animali che concentra i propri sforzi nella lotta di quattro pratiche specifiche: l’allevamento intensivo, la vivisezione (o la sperimentazione sugli animali), l’allevamento di animali da pelliccia e l’uso di animali nell’industria del divertimento. Fondata nel 1980 da Ingrid Newkirk, ancora oggi alla guida dell’organizzazione, e Alex Pacheco, con sede a Norfolk in Virginia, è conosciuta per il suo carattere no-profit e l’impegno che investe nella salvaguardia degli animali.
La filosofia dell’organizzazione può essere racchiusa nella sua descrizione: “La PETA crede che agli animali vadano garantiti alcuni diritti fondamentali, e il rispetto dei loro interessi a prescindere da considerazioni di utilità per gli esseri umani. Come voi, gli animali sono capaci di soffrire e hanno scopi nella loro vita; di conseguenza, non sono a nostra disposizione per l’uso come cibo, abbigliamento, divertimento, sperimentazione o per qualsiasi altro scopo“. Spesso l’organizzazione ha creato delle campagne di sensibilizzazione usando l’immagine di VIP seminudi che si sono prestati come testimonial, diffondendo lo slogan “Preferirei andare in giro nudo che indossare una pelliccia“. E proprio seguendo lo slogan dell’organizzazione, una modella PETA, nella giornata di giovedì 26 aprile 2018, si è stesa davanti al negozio di Prada a Milano per protestare contro la politica dell’azienda.
La modella allungata su una panchina, con il suo corpo seminudo e un disegno di un serpente raffigurato lungo tutto il fianco sinistro del suo corpo, ha deciso di armarsi di cartelli contro Prada per protestare contro le vendite di oggetti prodotti con pelli esotiche. PETA “chiede a Prada di smettere di trarre profitto dalle morti miserabili di questi animali e interrompere la vendita di pelli esotiche, concentrandosi invece su materiali vegani all’ultima moda”. Secondo le indagini rese pubbliche da PETA, “nell’industria delle pelli esotiche i serpenti sono inchiodati agli alberi e scuoiati vivi, gli struzzi ricevono scosse elettriche prima che le loro gole vengono tagliate, i colli degli alligatori sono tagliati e i coccodrilli sono tenuti in fosse minuscole e sporche”. La ragazza, stesa con addosso solo uno slip color carne, ha manifestato con due cartelli con su scritto: “Prada, uno stile che uccide” e “Prada, liberati della crudeltà”.
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