Questa settimana la rubrica Chicche di Stile si occupa di un capo intramontabile: la salopette di jeans. Ecco la storia e l’evoluzione di questo look.
Questa settimana, per la rubrica Chicche di Stile, il protagonista indiscusso è un capo d’abbigliamento nato molti anni fa, come indumento da lavoro, che con gli anni è diventato un must have in ogni guardaroba. Stiamo parlando della salopette di jeans: un look intramontabile, mai passato di moda ma che, anzi, si è evoluto nel corso dei decenni per adattarsi alle tendenze e agli stili. La salopette è la regina degli outift dello stile easy, comodo e casual che è sempre opportuno avere a disposizione.
Dopo un periodo in cui si erano spenti i riflettori, torna sulla cresta dell’onda uno dei capisaldi indiscussi degli anni 90: la salopette infatti, nasce alla fine dell’Ottocento da un’idea di Levi Strauss, che volle creare un capo d’abbigliamento pratico e comodo per i lavoratori. Così creò un indumento in denim che aveva una caratteristica pettorina con delle bretelle regolabili sulle spalle. In poco tempo però la salopette conquistò tutti gli operai e non solo: donne e uomini, negli anni Sessanta hanno portato allo splendore questo capo trasformandolo da semplice look da lavoro a vero outfit di tendenza.
Così gli stilisti iniziarono ad inserirla nelle loro collezioni, rivisitandone sia la forma che i tessuti, tanto che negli anni Settanta si registrò un picco di vendite delle salopette: tutti la indossavano, uomini, donne e bambini. Negli anni Ottanta andò piano piano scomparendo, ma non abbandonò mai completamente la scena, infatti continua tutt’ora, ad essere un capo amato ed indossato soprattutto in primavera. La salopette però non deve essere solo considerata come un capo d’abbigliamento casual, ma anzi, se abbinata e mixata a pezzi chic come una blusa in seta, un paio di tacchi e una tracolla bon ton, diventa anche una valida e comoda alternativa per le serate più glamour.
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