Da venerdì 22 giugno a domenica 23 settembre Francesca Leone sarà a Palermo, presso il Real Albergo dei Poveri, con 26 opere di una mostra, intitolata Monaci”, che in autunno verrà poi esposta a Madrid: una grande personale che a Palermo, dove l’artista è già stata celebrata nel 2008, vede in anteprima i suoi lavori più significativi.
Lei è un’artista romana che ha respirato arte dai primi giorni di vita: la sua è una famiglia che ha fatto del bello, dell’armonia, della cultura la ragione della propria esistenza. Suo padre infatti era Sergio Leone, regista molto amato che ha tenuto alto il nome del cinema italiano anche all’estero. Sua mamma Carla Ranaldi, prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma
Francesca Leone, dopo una prima esposizione personale nel 2008, torna nella città siciliana di Palermo al Real Albergo dei Poveri con la mostra intitolata “Monaci” che verrà inaugurata venerdì 21 giugno alle 19 e che sarà visitabile dal 22 giugno al 23 settembre.
Il percorso espositivo, composto di 26 opere inedite, è un’anticipazione della grande personale che Francesca Leone porterà in autunno a Madrid. E’ stato curato dal critico d’arte Danilo Eccher, promosso dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana di Palermo Capitale della Cultura 2018 e organizzato da Civita.
Il visitatori di “Monaci” si troveranno a fare i conti con un materiale duro e aspro come il cemento armato, arrivato dopo la sperimentazione dell’artista di vari materiali industriali. In questo caso per Francesca Leone assume un significato di denuncia della società contemporanea che si sgretola senza nemmeno accorgersene, persa nelle su futilità e inconsapevole della sua condizione.
“Monaci” è solo uno dei grandi passi di Francesca Leone nel mondo dell’arte con opere che lasciano il segno: indimenticabile nel 2009 il ritratto dedicato al padre con cui ha partecipato alla mostra, che vantava le scenografie del premio Oscar Dante Ferretti, intitolata “Sergio Leone uno sguardo inedito” Oppure il ritratto del maestro Ennio Morricone, con cui il padre ha condiviso lavoro, fama e gloria. O ancora i capolavori esposti al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Mosca grazie ai quali è stata nominata Membro Onorario dell’Accademia Russa delle Belle Arti.
In attesa del grande impegno di Madrid, Francesca Leone ha portato a Palermo il suo continuo lavoro di ricerca sul tema dell’ambiente e della memoria così descritto da Danilo Eccher: ”Due file di monaci silenziosi, assorti, appoggiati alle pareti, avvolti in un consunto saio cementizio. Muti esibiscono le stigmate di una crudele quotidianità offrendo stemmi araldici di un’attualità sofferente. Come silenziosi monaci guerrieri assistono alla processione liturgica di confratelli adornati di paramenti cerimoniali della strada, dello scarto, della marginalità. Nelle austere aule del Real Albergo dei Poveri si sta officiando il rito della contemporaneità”.
Photo Credits: Uffico Stampa Francesca Leone “Monaci” EQUA di Camilla Morabito