Milano Fashion Week 2018: animalisti nudi in strada per protesta

Milano Fashion Week torna con l’appuntamento annuale dedicato alla settimana della moda milanese e subito sono iniziate le manifestazioni degli animalisti. Dopo New York, Parigi e Londra dal 18 al 24 settembre sarà Milano ad ospitare numerosi eventi con la presentazione di ben 165 collezioni, oltre alle giornate dedicate al cinema, mostre e impegno per la sostenibilità. Durante la settimana della moda, le maison più importanti del Made in Italy presenteranno le loro capsule collection per la stagione primavera/estate 2019. In calendario sono previste 165 collezioni, 60 sfilate, 80 presentazioni, 2 presentazioni su appuntamento e 44 eventi ma come spesso accade durante questi eventi sono anche iniziate già le proteste in strada da parte degli animalisti.

La mattina del 16 settembre infatti, in pieno centro a Milano, in via Mercanti, a due passi dal Duomo i turisti hanno potuto assistere a un vero sit-in: una manifestazione di protesta attuata da alcuni animalisti che si sono seduti e sdraiati per terra nel capoluogo della moda. Il gruppo in questione che ha organizzato la protesta si chiama “La loro voce – le iene vegane“, e conta quasi 15mila fan su Facebook. Gli attivisti si sono sdraiati in mezzo alla strada e poi piano piano si sono spogliati, fino a rimanere completamente nudi e solo alcuni hanno tenuto addosso gli indumenti intimi. Gli animalisti poi per attirare l’attenzione dei passanti, si sono sdraiati gli uni sugli altri creando delle “montagne” di corpi, dipingendosi sopra la pelle delle ferite con la vernice rossa, per simulare l’uccisione degli animali e il sangue. Il loro motto è stato esposti su alcuni cartelli che riportavano le scritte: “Vera pelle, vera morte” e “L’unica pelle che dovremmo indossare è la nostra” per provare a sensibilizzare la tematica dello sfruttamento e dell’uccisione degli animali nel modo della moda. Ad assistere alla protesta degli animalisti manifestanti ci sono stati diversi turisti che hanno ripreso e fotografato il sit-in con i loro telefonini e hanno poi pubblicato gli scatti sui social network.

photo credits: LaPresse