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Hub Dot Torna a Roma con un incontro sull’ imprenditorialità femminile

 

Dopo l’evento di maggio dal tema Storytelling sul viaggio, Hub Dot torna a Roma con un’incontro sull’imprenditorialità femminile. Il titolo di questo meeting al femminile che ultimamente sta lasciando anche uno spiraglio di ingresso agli uomini, che guardano incuriositi e affascinati, sarà ‘Donne Oltre: resilienza nell’imprenditorialità femminile”. Si esploreranno le capacità delle donne di adattarsi ai cambiamenti trasformando le incertezze in opportunità e i rischi innovazione. Le donne consapevoli del ruolo che rivestono millennio affrontano le sfide professionali con immaginazione e visionariet, rinnovando il mondo dell’imprenditoria, ancora troppo spesso declinato al maschile. La formula è questa:5 Dot 5 Stati d’Animo, nessuna etichetta, solo storytelling e possibilità di connessioni di significato.Un nuovo modo di fare networking. Senza etichette ma solo con 5 Dot colorati. Ogni colore corrisponde ad uno stato d’animo con il quale si arriva all’evento. Hub Dot rimuove le etichette sociali – la qualifica, il CV, la descrizione del lavoro – e li sostituisce con 5 Dots come un nuovo modo per dare alle donne la libertà di esprimersi. Iniziando la conversazione con “Quale é la tua storia?” invece di “Cosa fai?” dà l’opportunità di scoprire te stessa. L’idea di Hub Dot è quella di aiutare le donne, con esperienze professionali e culturali diverse, a connettersi di persona e condividere le loro storie, tramite eventi programmati nelle varie città d’Italia. La nostra missione è quella di contaminare il mondo con il linguaggio apparentemente semplice dei nostri Dots colorati.
Hub Dot è una community reale e globale che conta più di 41.000 persone nel mondo che hanno partecipato ai nostri eventi ed hanno condiviso l’energia della nostra community.
Da quando è nato Hub Dot, poco più di 5 anni fa, si è creato un movimento al femminile ed un linguaggio, un modo di relazionarsi che crea connessioni fra le persone in maniera significativa, a tutti i livelli, e su scala mondiale.

Ne abbiamo parlato con Alessandra Tripi responsabile di Hub Dot Italia. Una laurea in Sociologia, 20 anni trascorsi ai Rapporti Internazionali di CartaSi, oggi Formatrice con un Master in Counselling e Coaching.

Qual è l’idea di Hub Dot?

Hub Dot è partito da una idea semplice: quello della Piazza intesa come luogo di incontro nel quale le persone sono orientate a stabilire relazioni in base al loro personale storytelling.
Non a caso l’idea è di una italiana, Simona Barbieri, la quale nel giugno del 2012 decide di invitare nella sua casa di Londra un gruppo di donne (98) con le quali aveva intrattenuto negli anni relazioni personali e professionali. Da lì è partito un movimento che ad oggi ha coinvolto oltre 41.000 iscritte a livello internazionale.
L’intenzione di Simona era quella di aiutare le donne, con esperienze fra le più varie, a trovare un linguaggio comune, semplice e coinvolgente.

Quali sono gli ingredienti di un evento Hub Dot?

Storytelling: Da sempre le donne hanno condiviso le loro esperienze attraverso la narrazione. Lo storytelling è il modo più naturale per le donne di connettersi tra di loro, ispirandosi. La scoperta alla quale assistiamo ogni volta ad un nostro evento è che da una semplice storia può aprirsi un mondo incredibile di conoscenze, opportunità sorprendenti e di ispirazione.
Quando condividiamo storie che ci ispirano, un’energia incredibile è messa a disposizione dell’altra persona e di molte altre ancora. Si attiva un circuito virtuoso che apre a situazioni inattese e in genere di grande valore.
Le nostre storyteller hanno un minuto per raccontare la loro storia. Abbiamo notato che avere uno spazio di tempo definito ci mette in uno stato nel quale siamo focalizzati solo sulle cose che riconosciamo essere importanti.
Per questa ragione nei nostri eventi le persone che raccontano la loro storia riescono a far passare il messaggio in maniera immediata e chiara, senza sovrastrutture. Alchimia: i Dot sono importanti per creare quella che abbiamo chiamato la Dot Alchemy.
Dietro le quinte di ogni nostro evento c’è una un team dedicato di alchimiste che lavora proprio per facilitare connessioni di valore.
La “Dot Alchemy” è ispirazione ma anche un momento di networking strutturato che richiede una particolare attenzione e sensibilità. Connessioni di significato: che tu abbia un progetto e cerchi un partner per realizzarlo, che tu voglia creare sinergie con altre donne per sviluppare una nuova idea di business, che tu cerchi ispirazione per dare una svolta alla tua vita…. in tutti questi casi ed altri ancora, noi suggeriremo le connessioni giuste per le partecipanti. Per questo è importante iscriversi all’evento e raccontare qualcosa di sé!

In quali città si organizzano gli eventi?
In più di 19 città – Londra, Roma, Napoli, Milano, Torino, Lussemburgo, Parigi, Madrid, Barcellona, Houston, Portland, Edimburgo, Washington DC, Houston, Riga, Berlino, Atene, Antigua, Dubai e Dussendorf. In quasi 5 anni abbiamo raccolto un patrimonio di oltre 1600 storie, prevalentemente di donne che si sono connesse ai nostri eventi e si sono raccontate.

Com’è un evento Hub Dot?
Evento di Community: All’ingresso ciascuna partecipante sceglie un colore di Dot che la rappresenta in quella serata, le connectors attivano le connessioni tra le donne, grazie al breve profilo che viene richiesto al momento dell’iscrizione.
Dodici speaker, divise in due gruppi da sei, raccontano la loro storia in un minuto o poco più. Tra un gruppo e l’altro proseguono le connessioni, ispirate dalle storie appena ascoltate e continuano fino alla fine della serata. Supper Club: si tratta di una cena sedute a tavola dove si ascoltano le storyteller e si creano connessioni di significato con un “seating plan” studiato per fare networking sulla base degli interessi delle partecipanti. Un contesto più intimo che consente connessioni più profonde.

Quali sono i settori che avete coinvolto?

CORPORATE: Le aziende hanno scoperto il linguaggio dei Dot e ci chiedono di adottarlo per organizzare e facilitare l’engagement tra i loro dipendenti. Abbiamo realizzato eventi con Bank of America, Ernst&Young, Goldman Sachs, BNP Paribas, Credit Swisse, Financial Times e HSBC.

EDUCATION:I nostri Dot sono arrivati nelle scuole e nelle università con una richiesta ben precisa, quella di aiutarli a colmare il divario generazionale fra studenti genitori e insegnanti. Da questa bellissima esperienza è emerso uno spirito di convivenza più ricco e di lungo termine.

I NOSTRI DOT:

ROSSO – Ho un’IDENTITA’ PROFESSIONALE ben precisa. Significa voler condividere le mie conoscenze e offrire aiuto come mentor.
GIALLO – Ho un’IDEA, mi aiuti? Ho un progetto da realizzare, un sogno e cerco qualcuno che mi aiuti a realizzarlo, mi aiuti a capire come posso iniziare. Per chi ha voglia di reinventarsi e creare nuove opportunità.
VERDE: CERCO una nuova ISPIRAZIONE. Significa voler allargare i propri orizzonti e trovare nuove motivazioni. Nella nostra community, è il Dot più richiesto.
BLU – Sono qui per SOCIALIZZARE. Significa voler espandere la propria rete di conoscenze. Sono qui per fare networking e trovare la giusta connessione.

VIOLA – Ti racconto della mia attività di beneficenza, PASSIONE: sono qui per raccontare come ho fatto impresa e come ho realizzato il mio progetto, la mia idea, il mio sogno.

Infine, come si fa a iscriversi all’evento di imprenditorialità femminile? L’evento sarà il 2 ottobre a Roma in Via Piemonte, basterà connettersi alla pagina Facebook ufficiale di HubDot italia dove ci sono i link ai post, oppure andare su Eventbrite e cercare il nostro evento.

 

Photo Credits Hub Dot

Sofia Petti

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Sofia Petti

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