“Be Metropolita, Come to Metropolita!” questo il motto del nuovo locale aperto a Roma zona Flaminio Metropolita che ha inaugurato giovedì 27 settembre 2018. In una visita ispettiva pre apertura tutti i dettagli della location. Drink, Food e Design queste le tre parole per definire lo spazio, mentre la mission è cambiare le abitudini di Roma e creare una nuova concezione del gustarsi la vita e del rilassarsi. Nel Quartiere Flaminio, che negli ultimi anni è stato rilanciato come nuovo centro culturale della città, dove vale la pena una passeggiata tra Auditorium Parco della Musica progettato da Renzo Piano, il museo Maxxi dall’architetto Zara Hadidi e il Ponte della Musica, splendido nelle sua veste luminosa notturna. Proprio in questo contesto che si affaccia sulla riva del Tevere, si apre la grande finestra di Metropolita che simboleggia l’accoglienza alla cultura e all’essere cittadino del mondo seguendo l’italian lifestyle. È proprio così, tutti gli arredi sono stati disegnati e costruiti in Italia, mentre per i materiali come il parquet e le pitture sono di importazione e provengono dall’idea e dallo studio di Roberto Rabaglino, architetto e imprenditore nel settore della ristorazione, e Carlo Annessi, imprenditore con diversi anni di esperienza come barman in molti locali della capitale.Le pareti hanno 3 cromi e principali, grigio scuro, grigio chiaro e il blu full aqua della Sikkens, al tatto sembrano sbriciolate e nascondono pannelli fonoassorbenti, proprio all’insonorizzazione è posta molta attenzione, ovunque nascosti ci sono segreti per rendere piacevoli le conversazioni senza quel fastidioso rumore di fondo.Roberto Rabaglino ci racconta che “Il parquet ha una storia particolare, raccoglie un’esperienza che va oltre i 5 sensi, poiché ingloba un’emozione che viene da una storia, questo pavimento è il risultato delle travi di un tetto in Transilvania ex chiesa, da queste travi spalleggiate sono state ottenute delle tavole di varie misure lavorate a mano con una tecnica che potesse rievocare i pavimenti del nord Europa, questo legno proviene da una quercia del 1932 con un colore naturalissimo miele, per evidenziare le bruciature del tempo”.
Dietro le luci uno studio: le lampade basse sui tavolini che possono illuminare o semplicemente ombreggiare, le luci del bancone che cambiano “umoralmente” con il cambiamento del tempo sia esso soleggiato o cupo con sfumature che vanno dal giallo al bianco più intenso, un particolare che riscontriamo nei locali delle grandi metropoli, le pareti della scala seguono la cromai dell’arcobaleno per creare atmosfere personalizzate alle preferenze della clientela. Tre piani, tre ambienti, una sola identità: “Ogni istante sarà un viaggio unico, ogni sorso e ogni morso un’esperienza di gusto, tempo e piacere.” Il piano -1 c’èuna statua di un grosso rinoceronte di ottone a grandezza naturale messo li’ quasi a guardiano della dispensa dalle pareti in vetro scrutabile come una vetrina. E anche la cucina ha una finestra scrutabile dal piano terra, come una grande apertura hanno i soppalchi che ospitano i tavolini per cene intime ma anche per feste private. Moduli di arredo stondati, tavoli arrotondati, poltrone morbide al tatto dai velluti colorati in rosso, arancio e blu creano grande contrasto con il parquet chiaro, con i tavoli scuri e le pareti camaleontiche che variano dalle sfumature del grigio al blu. Il divano con le curve e prende ispirazione da un disegno di Valerie Cagan esposto al Googhenheim,un divano degli anni ’20. C’e’ un’impronta femminile che si rivela attraverso l’attenzione alle curve, come una donna sinuosa, sarà l’attrazione femminile del pubblico a deciderlo? a me piace molto. Se siete alla ricerca di un locale che vi ospiti per il lavoro fuori studio, casa, ufficio allora fatevi un salto qui, wi-fi con plag carica batterie cellulare sotto i tavoli presenti ovunque. Be inspired, be Roman, be Matropolita!La cucina è diretta da Giorgio Baldari che arricchisce Metropolita con la capacità di sperimentazione e innovazione e la curiosità della cultura gastronomica cosmopolita che fanno parte della sua indole. La sua cucina unisce prodotti Made in Italy di altissima qualità con profumi e tradizioni provenienti da altre culture. Al grande bancone con finestra sul Teverei i barman Federico Vannelli Giovanni Badolato il loro mood e’ “drink semplici nella loro struttura ma complessi nel gusto e nella ricerca degli ingredienti”. Le proposte dalla cucina: Hummus di ceci e pane carasau; Hot dog toscano di chianina e cinta senese con salsa ketchup, maionese, senape e relish di cetriolo; Pita araba con pollo cotto a bassa temperatura, bacon, salsa ai due tartufi, stracciatella di bufala, lattuga, pomodoro e cipolline borettane; Tartare di chianina alla mediterranea con tapenade e parmigiano reggiano; Polpo alla galiziana con pecorino, patate alla menta e zabaione salato; Tartare di salmone reale selvaggio dell’Alaska; lime, mela verde, coulis di lamponi e taralli sbriciolati; Semifreddo al pistacchio; Crostata ricotta e visciole. La cucina è aperta dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 18.00 alle 00.30 di notte. Le proposte della Mixology: Spritz, Moscow Mule, Margarita, Bloody Mary, Manahattan – fino alle mixology più insolite, pensate unicamente per il cliente Metropolita. Tra di esse ricordiamo: Italicus Story (italicus, pompelmo rosa, sciroppo al basilico, lime e prosecco); Oax Margarita (mezcal, cherry heering, sciroppo d’agave e secret sour); Jerez Hanky Panky (gin, sherry, vermouth rosso e unicum); Caribbean Tiki (rum mix, dom benedectine, home made falernum, pompelmo rosa, lime e passion fruit); Kentucky Spice (rye whiskey, vermouth rosso, allspice dram, cannella, rduzione di sidro di mele e lime). A completare l’offerta una ricca e buona selezione di bollicine, vini, amari e liquori, grappe, rhum, whisky, gin, vodka, tequila e mezcal.
Photo e Video Credits VelvetMag