La manifestazione ideata da Constanza Cavalli Etro, ovvero il Fashion Film Festival Milano, ha premiato i suoi vincitori durante una serata che si è svolta presso il Teatro dell’Arte nel capoluogo lombardo. Nella categoria “Best Fashion Film”, e in molte altre, ha spopolato “Paused by Wim Wenders”.
E’ uno dei premi più interessanti attinenti al mondo della moda: il Fashion Film Festival Milano è andato in scena, per la quinta volta, al Teatro dell’Arte incoronando i suoi vincitori. I “fashion film” arrivati da tutto il mondo per entrare in concorso sono stati più di 800, 200 dei quali sono stati proiettati sul grande schermo. Dopo quattro giorni di proiezioni aperte al pubblico all’Anteo Palazzo del Cinema, il Festival ha presentato diverse novità fuori concorso. Tra queste il documentario “McQueen”, che ha segnato l’apertura ufficiale del Festival nonché la première meneghina del film sulla vita del grande stilista inglese che con il suo talento tanto ha influenzato la moda mondiale.
Ha trovato nuovamente spazio l’iniziativa #FFFMilanoForWomen, che esplora l’universo femminile nelle arti visive con incontri e proiezioni tematiche. Tra le novità assolute più apprezzate dal pubblico invece successo per #FFFMilanoForGreen, una sorta di contenitore di attività dedicate alla divulgazione della cultura e della moda sostenibile, che ha visto l’anteprima italiana del documentario “RiverBlue”, lungometraggio sul processo produttivo dei nostri vestiti e sulle soluzioni che oggi stimolano una speranza per un futuro sostenibile.
Le “Conversations” invece hanno visto tra i protagonisti Max Vadukul, fotografo inglese di fama internazionale e Caroline Corbetta, curatrice d’arte contemporanea, scrittrice e giornalista. I premi sono stati consegnati da Vicky Lawton, Umit Benan, Piera Detassis e Marco Roveda.
A “Paused by Wim Wenders” è andato il premio Best Fashion Film Festival più tutta una serie di altre categorie. Al regista Virgilio Villoresi il premio “Live the Moment Tribute” by GREY GOOSE, dedicato a un personaggio legato al Festival che si è distinto per aver interpretato la realtà contemporanea in modo innovativo, assecondando la propria creatività per raggiungere sempre i migliori risultati.
Poi ancora: Best Documentary è stato eletto “Muxes” del regista Ivan Ilita for Nowness, Best Experimental Fashion Film “Why Can’t We Get Along”, brand Rag&Bone, dei registi Benjamin Millepied, per la cronaca marito di Natalie Portmann, Aaron Duffy, Bob Partington.
Nella categoria Best New Desginer/Brand ha vinto “Mowalola Studio with Kilon Shele Gan Gan” del regista Dafe Oboro. Best Styling, Best New Director e Best New Fashion Film per “Runaway Baby” del brand Chloè della regista Lola Bessis. Il Best New Italian Fashion Film è andato ad “Allegory of Water” della regista Elena Petitti Di Roreto. Best Music a “Yo! My Saint” di Kenzo della regista Ana Lily Amirpour. Best Italian Fashion Film a “Prada Nylon Farm” di Di-Al e Best Green Fashion Film a “Who Made My Clothes” di MJ Delaney.
Il Fashion Film Festival Milano ha goduto del sostegno di GREY GOOSE® e Mini ed è stata patrocinata da Comune di Milano e da Camera Nazionale della Moda Italiana, con lo scopo di mettere in mostra i fashion film di giovani talenti e nomi affermati del panorama internazionale. A curare la selezione Gloria Maria Cappelletti.
Photo credits: Fashion Film Festival Milano, Karla Otto
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