Food

Speciale San Valentino: dallo Chef stellato al ristoranti di quartiere, 12 menù per dire “Ti Amo”

San Valentino alle porte, indecisi su dove trascorrere la cenetta più  romantica dell’anno? Niente paura, basta solo avere le idee chiare su come deliziare il palato nel giorno dell’amore. Piatti stellati oppure semplici, tradizionali oppure innovativi, tutto specificato nella carrellata di menù che proponiamo di seguito. Prezzi e location specificati, una sola attenzione per tutti prenotare con anticipo per non restare a casa!

Ristorante 1978
Roma-Via Zara 27
“L’autunno è una seconda primavera dove ogni foglia è un fiore”-Albert Camus-.
Lo Chef della porta rossa Eros Bruno: “Cerco di mettere al massimo tre ingredienti e una guarnizione”.Poche materie prime nel piatto e selezionate, restituiscono un’originale complessità gustativa che riesce a essere essenziale, pulita e diretta al palato. Il carattere della cucina è un inno alle origini piemontesi dello Chef , mitigate da tecniche francesi e da tutto ciò che, in questi anni, è riuscito a rubare con gli occhi e a reinterpretare.

Imago
Roma- Hotel Hassler Piazza della Trinità dei Monti, 6,
L’Executive Chef Francesco Apreda con la sua cultura gastronomica e la sua passione, segna il passo in maniera inconfondibile, regalando in ogni piatto un percorso culinario affascinante tra tradizione, tecnica e voglia di sorprendere. Così, per la cena di San Valentino ha pensato ad un menu che riesca ad emozionare: “Le Sapidità Miscelate”.

 

Mirabelle

Roma-Via di Porta Pinciana, 14
“L’amore sotto la lente mobile di un caleidoscopio raccoglie la luce nelle varie angolazioni e fa girare i vetrini al suo interno disegnando geometrie sempre nuove come le emozioni dei sentimenti in una storia d’amore.” Questa l’eleganza con cui ci accoglie il Mirabelle. 250 euro a persona

 

Il vero Alfredo
Roma-Piazza Augusto Imperatore, 30
Da un’atmosfera di altri tempi una location che fa rivivere i fasti della “dolce Vita” romana. Le tagliatelle dell’amore di Alfredo compiono 111 anni e la ricetta resta inalterata e si tramanda fino ai giorni nostri, grazie alla tradizione portata avanti da Ines Di Lelio e le figlie Chiara e Assia nell’originale sede di piazza Augusto Imperatore. Location da film, tappezzata da foto di attori di fama internazionale, politici e potenti della terra, non resta un angoletto delle mura vuoto. Se siete fortunati potreste mangiare con le posate d’oro.

Altrove

Roma- Via Girolamo Benzoni, 34,

San Valentino Altrove. Vicino con il cuore, emozioni che arrivano e sapori lontani che sorprendono. Il 14 febbraio Altrove Ristorante accoglie i suoi ospiti con il solito sorriso e un menu che dopo aver fatto il giro del mondo riscalda l’anima di chi si lascia andare in una giornata speciale. E quindi San Valentino Altrove diventa l’occasione giusta per ricordare il progetto che da circa due anni sta portando una ristorazione differente nel cuore di Garbatella grazie al supporto del Cies Onlus e di Matemù.

The Flair

Roma- Hotel Sina Bernini Bristol Piazza Barberini, 2

Un viaggio tra accostamenti particolari, tartufi, champagne e sfoglie al cioccolato, un mix di ingredienti di qualità per stupire il palato in questa occasione con il menù dello Chef Alessandro Caputo lasciando lo stupore della vista alla terrazza del ristorante e alla cucina a vista.

Barrique
Monte Porzio Catone- Via Fontana Candida, 3
Un luogo dove l’armonia tra interno e ambiente circostante prende forma attraverso una fusione di elementi naturali (terra, pietra, sabbia) e di materiali reinterpretati per raccontare una storia, quella del rapporto straordinario tra terra e vite, tra cultura culinaria e design. Barrique è una luogo ricercato che offre un’atmosfera esclusiva per un’esperienza gourmet, coinvolgendo tutti i cinque sensi grazie alla maestria dello chef Oliver Glowig.

Tuk Tuk Ride
Roma- Via Giovannipoli 125
Il giorno di San Valentino in Thailandia è considerato il quinto giorno più importante dell’anno, e se quest’anno non potete regalarvi una vacanza sull’isola di Koh Tao, ci pensa Tuk Tuk Ride a portarvi dall’altra parte del mondo!

Komorebi
Roma-Via della Stazione Vecchia 5/6
Komorebi è una parola che non esiste nelle altre lingue, una caratteristica di autenticità giapponese e che potrebbe essere tradotto con luce che filtra tra gli alberi. Una cucina asiatica che parte dalla cucina giapponese per aggiungere un dovuto touch cinese senza tuttavia fare quel comunissimo errore di mischiare con irriverenza le varie cucine made in Asia in una promiscuità che effettivamente non esiste in oriente.

 

Madre
Roma- Largo Angelicum, 1/a
Madre è un locale che è come un abbraccio per tutti coloro che entrano dalle sue
porte, siano italiani o stranieri. Immediata è la sensazione del viaggio, per gli arredi, il verde della folta vegetazione, il rumore dell’acqua delle fontane a parete che scorre. L’atmosfera è ospitale e avvolgente, il tempo qui sembra scorrere lento, eppure è pieno di momenti di pura meraviglia. Lo Chef Andrea Sacerdoti ci racconta questo menu come un menu leggero e intrigante “Ho pensato questo menu come qualcosa di leggero ma giocoso, che faccia interagire il cliente con il cibo, il taco mangiato con le mani, il crudo con la pizza, la condivisione del piatto, un mood di Madre, e poi assolutamente pesce, un elemento molto afrodisiaco e cioccolato sinonimo di passione”

Sughero
Roma- Via Eleonora Duse, 1e
Sughero nasce dalla voglia e dalla passione di trasmettere ai clienti il concetto di ospitalità, creando un atmosfera familiare e “di casa” dove poter assaporare una cucina di mare, prestando particolare attenzione alla materia prima.

 

Lion Restaurant
Roma-Largo della Sapienza
Capace di sorprendere per la sua forte espressività, Lion, è un luogo versatile e dinamico, dove la convivialità va in scena nello spazio dominato dal grande bancone in vetro turchese ed ottone e dal divano in macroscala. Al timone del Liòn c’è lo chef Luca Ludovici, “Tra gli ingredienti di cui non posso fare a meno ci sono la mano del contadino, quella dell’allevatore, del pescatore, il lavoro impagabile dei produttori, la terra, l’acqua.” La cucina del Liòn propone un menu che esprime la personalità dello chef.

Photo Credit Uff Stampa

Sofia Petti

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Sofia Petti

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