Sarà stato lo stesso vento, mare e il profumo della Sardegna ad ispirare lo stilista Antonio Marras a disegnare le 4 etichette di vini della cantina Sella&Mosca. Un treit d’Union magico, nato sotto il cielo stellato di una regione baciata dal sole e precisamente nei vigneti di Alghero. Ecco il risultato delle 4 versioni: vermentino, cannonau e torbato, proposto in due versioni: una classica ed una “Metodo Classico”. Nel video Eleonora Guerrini responsabile marketing di terra Moretti vino.
Sono stata affascinata dalla leggerezza e poesia con cui Eleonora Guerrini ha raccontato la storia dell’ azienda Sella&Mosca e come si sia pensato a creare dei vini ai quali regalare una unicità style, attraverso le etichette a firma dello stilista Antonio Marras. Ho apprezzato la collezione primavera – estate 2019 di Marras, conosciuto alle cronache di settore internazionale e apprezzato per il suo legame alla terra di origine, che è espressione nei suoi abiti, disegno di stile puramente italiano. Ho provato con la mia fantasia a fare degli accoppiamenti tra i capi proposti e i personaggi disegnati sulle etichette. Credo ci sia molta similitudine, mi sono ispirata ai tratti caratteriali dei personaggi e al loro aspetto che in alcuni casi ho ritoccato nelle linee dello Style degli abiti.
“Con Sella&Mosca condividiamo l’amore per Alghero, Barcellonetta per i nostalgici, i tramonti infuocati quando il sole cala dietro Capo Caccia, il gigante che dorme sul mare mentre il faro illumina come una stella cometa tutto il golfo”. Racconta Antonio Marras, “abbiamo in comune i profumi del mirto e dell’elicriso, l’ambat, il maestrale, il mare, le tinte scure degli uliveti e il rosseggiare delle vigne.”
COME NASCONO I PERSONAGGI DELLE ETICHETTE:
Tutto ha inizio nella notte magica di San Giovanni (23-24 giugno) quando un marinaio, un pugile, un eccentrico e un uomo ingiustamente accusato di essere un bandito si incontrano ad Alghero e saltando il fuoco diventano compari. I quattro portano il nome dei personaggi raccontati da Marras: Oscarì, il Metodo Classico da uve torbato; Ambat il Vermentino; Catorel’Alghero Torbato e Mustazzo il Cannonau. Ne nasce una storia di amicizia, di legami autentici, di valori e di territorio.
Il RACCONTO: Quando un marinaio, un pugile, un eccentrico e un uomo ingiustamente accusato di essere un bandito si incontrarono ad Alghero la notte di San Giovanni e saltarono sul fuoco e divennero compari. La notte tra il 23 e il 24 giugno è una notte sacra. È la notte che decide i destini dell’intero anno solare, carica di magia e di presagi: pratiche divinatorie, lavacri di purificazione, falò rituali, raccolta notturna di rugiada ed erbe benefiche. La notte di San Giovanni è ancor più magica per i suoi mille fuochi, che si accendono in tutta Europa, tradizione antichissima tramandata dai Fenici che adoravano il dio Moloch. Chi salta i fuochi tenendosi per mano diventa compare e/o comare. Ad Alghero è una tradizione molto sentita. In spiaggia San Giovanni si accendono alti e ridondanti fuochi tra migliaia di persone che, incantate, giocano e festeggiano. Nella magica notte di mezza estate, quando il sole è nell’apogeo, al mondo possono accadere cose prodigiose. È quella notte quando OSCARÌ da Ittiri, CATORE da Villanova, i fratelli AMBAT da Alghero e MUSTAZZO da Mamoiada si incontrano in un bar sulla spiaggia e ognuno con il suo percorso, ognuno diverso, si confronta, si confessa e racconta la propria storia. Racconta quello che è stato e quello che diventerà dopo il salto sul fuoco. Ognuno ha la sua caratteristica, il suo carattere, la sua tipicità. Chi è dolce, chi frizzante, chi scuro, chi chiaro, ma soprattutto tutti uniti da un legaccio rosso che porta al legame della terra e del cielo. Sotto il cielo stellato di Alghero e sulla terra di vigneti e ulivi si lega un’amicizia, un legame di quattro personaggi così vicini, così lontani, che per tutta la vita saranno compari, più di fratelli. (Antonio Marras).
“Siamo orgogliosi ed entusiasti di questa collaborazione, voluta fortemente per raccontare l’identità di una terra a cui abbiamo scelto di dedicarci con amore e rispetto” racconta Francesca Moretti, amministratore delegato di Sella&Mosca “con il progetto Sella&Mosca + Antonio Marras abbiamo anche voluto portare il nostro importante Know How producendo da un vitigno così rappresentativo per la Sardegna – e in particolare per Sella&Mosca – un Metodo Classico che appartiene, invece, alla tradizione vinicola della mia famiglia. Insieme al nostro enologo Giovanni Pinna abbiamo creato il primo Metodo Classico da uve torbato”.
Photo Credits: VelvetMag, collezione primavera estate Antonio Marras, Sella&Mosca
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