Giusy Buscemi, l’ex Miss Italia è oggi un’attrice talentuosa. Ma, c’è stato il pericolo di non vederla in azione.
Continua il grande successo della celebre fiction in onda Rai Uno, Un passo dal cielo. Il pubblico è entusiasta di poter assistere alle vicende di protagonisti, merito soprattutto dal cast.
Gli attori e le attrici della soap, lavorano duramente ed i risultati sono encomiabili. Tra gli interpreti più apprezzati c’è l’ex Miss Italia, Giusy Buscemi che sta conquistando sempre più consensi grazie alla sua bravura.
L’attrice porta in scena in modo impeccabile il suo personaggio, interpreta l’ispettrice Manuela Nappi ed i telespettatori si sono affezionati a lei. Infatti non perdono nemmeno una puntata della soap.
Giusy Buscemi non è solo bellissima ma anche talento da vendere e lo sta dimostrando ormai da tempo, ma sapevate che abbiamo rischiato di non poter assistere alla nascita della sua carriera da attrice?
Una lettrice ha scritto alla rubrica che Alessandro Cecchi Paone cura per Nuovo Tv ed ha posto un’importante riflessione sull’attrice sicula. Ha esordito dicendo che Giusy Buscemi è molto brava nelle vesti di attrice, ricordando che ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo e delle fiction grazie al celebre concorso di bellezza, Miss Italia.
In Italia, di fatto serpeggia ancora un certo pregiudizio sul concorso, e la lettrice è partita da questa considerazione per porre un quesito molto interessante al giornalista e conduttrice televisivo.
Ha infatti chiesto: “Visto che molti perbenisti da anni ci ripetono che dobbiamo smetterla di far sfilare le ragazze in costume da bagno, non sarebbe il caso di ricordare loro che senza quel concorso oggi non avremmo in tv la Buscemi?”.
Di fatto proprio grazie a Miss Italia sono emerse attrici dallo spessore immane come la Loren o Miriam Leone, ad esempio. Alessandro Cecchi Paone le ha risposto, mettendo nero su bianco il suo pensiero che è distante dal suo, ma ugualmente condivisibile.
“Le vie del successo nel mondo dello spettacolo sono infinite. E’ vero che in Italia prevale la selezione estetica che poi si appoggia a un’espressività istintiva e popolare. Preferirei però che ci fossero più scuole specialistiche e professionalizzanti piuttosto che concorsi di bellezza”.
Si tratta di due punti di vista che divergono ma, entrambi validissimi, il giornalista si auspica che le nuove leve possano avvicinarsi al mondo della recitazione dopo aver conseguito delle specializzazioni, ma non disdegna i concorsi di bellezza che, restano molto apprezzati in Italia.
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