Chiara Conti, protagonista di Un Posto al Sole, si sfoga sul web: dopo le polemiche sul suo personaggio, la sua dichiarazione spiazza
Dal 1996 la fiction più longeva della tv italiana continua a tenere compagnia ai telespettatori. Un Posto al Sole non smette di riscuotere un successo rimasto immutato nel tempo, grazie alle intriganti vicende dei protagonisti che ruotano attorno al famoso Palazzo Palladini. La soap opera, ambientata nelle suggestive location di Napoli e del Vesuvio, ha accolto nel suo cast tantissimi personaggi che hanno lasciato il segno.
Tra questi c’è sicuramente la perfida Lara Martinelli, una personalità controversa che sta facendo molto discutere. Entrata nelle trame di UPAS nel 2020, ha fatto da poco il suo grande ritorno in scena. Una svolta inaspettata avvenuta proprio quando per Marina e Roberto si sarebbe dovuto celebrare il giorno più bello: il matrimonio. Un ingresso che ha creato fin da subito scompiglio, visto che la donna si è presentata con un bambino in braccio, affermando che si trattava del figlio di Ferri.
Il colpo di scena ha scombussolato gli animi anche dei telespettatori, visto che Lara si è resa protagonista nelle più recenti puntate di un atto molto crudele. Nella vita, l’attrice che interpreta il personaggio senza cuore è Chiara Conti, che negli ultimi giorni ha utilizzato il suo profilo Instagram per una dichiarazione che ha spiazzato il pubblico. Il suo appello a cuore aperto è inaspettato.
Si accende la polemica: cosa sta accadendo all’interprete di Lara Martinelli
Il ritorno di Lara nelle dinamiche di Un Posto al Sole ha già scatenato non poche polemiche. Nelle ultime settimane i telespettatori hanno assistito ad una svolta che ha spostato l’asticella verso un limite che in tv difficilmente viene toccato: la violenza nei confronti di un bambino. Il personaggio interpretato da Chiara Conti sta mettendo in pratica dei piani poco ortodossi pur di riconquistare a tutti gli effetti l’amore di Roberto Ferri.
In una delle scene infatti, la Martinelli versa delle gocce nel biberon del neonato al fine di mettere in pericolo la sua salute. Una scelta di produzione che ha sollevato un vero e proprio polverone portando l’attrice al centro di un malcontento generale. Lei, chiaramente, non ha nulla a che fare con gli sviluppi delle complesse vicende e ha voluto sfogarsi attraverso il suo profilo Instagram con quanti la stanno riempiendo di odio.
Le parole di Chiara Conti: la risposta agli haters
“Primo: un attore non può cambiare il copione già scritto. Al massimo può metterci del suo. Io ci ho messo il dolore e spero che sia arrivato”, ha esordito la Conti in un video condiviso con i suoi follower. L’interprete di Lara Martinelli si è posta in difesa di Un Posto al Sole e dei suoi autori, che scrivono da 27 anni questa soap opera, ricca di “storie avvincenti”. “Non li offendete, avranno i loro motivi”, ha replicato poi agli haters.
Il suo discorso è proseguito incentrandosi poi su quanto di più spiacevole le è capitato di sentirsi dire in questi ultimi giorni. “Non augurate mai a nessuno, qualsiasi persona sia, di perdere il lavoro, perché io come tutti voi ho bisogno di lavorare”, ha confessato a cuore aperto l’attrice, che ha voluto rispondere direttamente a tutti i commenti più crudeli ricevuti.
“‘Perché non la mandate via! Spero che esca al più presto.’ Quando sento queste cose, quella è l’unica cosa che mi fa male”, sono state le parole della 49enne, che ha così attirato reazioni positive nei suoi confronti da parte di chi la segue con affetto nel suo impegno professionale.
La sindrome di Münchhausen: qual è la problematica attribuita al personaggio di Lara, parla l’esperto
Sulla scena dell’avvelenamento del neonato rappresentata nelle ultime puntate di Un Posto al Sole, è intervenuto il primario di Pediatria del Santobono di Napoli ed ex parlamentare, Paolo Siani. Il medico ha trovato una chiave di lettura che può descrivere l’intricato (e criticatissimo) gesto di Lara Martinelli, iscrivibile in un comportamento dovuto alla sindrome di Münchhausen.
“Si tratta di un disturbo mentale che affligge per lo più donne madri che le spinge ad arrecare un danno fisico al figlio/a per attirare l’attenzione su di sé”, ha illustrato il primario nella sua spiegazione in riferimento a quanto accaduto nella puntata del 3 maggio scorso. “ll tempo medio per arrivare alla diagnosi è di circa 6 mesi”, ha spiegato poi Siani, facendo comprendere come nella vita reale la scoperta di questo disturbo sia molto lunga e complessa. Le madri in questione infatti, in genere si presentano all’apparenza come le più amorevoli e premurose. Pertanto, giungere alla conclusione di trovarsi di fronte ad un caso come quello proposto nella soap opera Un Posto al Sole, richiede “innumerevoli indagini”.
